La Guardia Costiera in prima linea nel contrasto ai reati ambientali con oltre 800 controlli effettuati, 25 illeciti penali accertati e 130mila metri quadrati di aree sequestrate adibite a discariche abusive. Si è conclusa in questi giorni una vasta operazione, condotta dal Centro di Controllo Ambientale Marino della Direzione Marittima di Reggio Calabria, finalizzata a contrastare le azioni illecite che causano inquinamento marino e costiero, commesse a terra, in acque interne e a mare. Tale importante attività si inserisce in una più ampia operazione nazionale di tutela dell'ambiente disposta dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera.

L'operazione Onda blu

Focus dell’operazione, accertare violazioni relative al deposito, abbandono e trasporto di rifiuti, al traffico di questi attraverso i porti, nonché al triste fenomeno relativo agli scarichi idrici irregolari. Tutti questi fattori, unitamente al mancato trattamento delle acque reflue, e alla funzionalità degli impianti di depurazione, oggi risultano essere una delle principali cause di inquinamento dei corsi d’acqua e dei mari. L’attività è stata eseguita mediante l’impiego degli uomini della Guardia Costiera calabrese, appartenenti ai Comandi di Reggio Calabria, Gioia Tauro, Vibo Valentia, Corigliano Calabro e Crotone, che, attraverso una ricognizione dettagliata del territorio, hanno effettuato oltre 800 controlli, rilevando 25 illeciti penali, che hanno portato al sequestro di circa 130 mila mq di terreno adibito a discarica abusiva.

Gli interventi a Reggio Calabria

Sono state individuate numerose aree interessate da discariche abusive tra le quali:

  • Area in prossimità dell’argine sinistro del torrente Calopinace – Reggio Calabria, per una estensione di circa 1.500 metri ed una superficie complessiva di circa 15.000 mq. Nell’area sono stati smaltiti illecitamente rifiuti pericolosi (eternit), rifiuti speciali (materiale di risulta da demolizioni, carcasse di elettrodomestici, contenitori di vernice, ecc) e rifiuti urbani. L’intera area è stata posta sotto sequestro preventivo d’urgenza;
  • Zona limitrofa al Torrente “Novito”, al confine tra i comuni di Siderno, Locri e Gerace, è stata individuata una discarica abusiva con deposito incontrollato di rifiuti solidi tra i quali anche rifiuti pericolosi. L’intera area è stata posta sotto sequestro a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
  • Area nei pressi del Torrente “Bonamico” al confine tra i comuni di Bovalino e Casignana, una discarica abusiva con deposito incontrollato di vari tipi di rifiuti solidi. L’intera area è stata posta sotto sequestro a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Le attività della Capitaneria di Crotone

Nel corso di attività di controllo si è individuato:

  • Un impianto di depurazione di acque reflue asservito al comune di Cirò Marina sprovvisto di autorizzazione;
  • Nel Comune di Cardinale (Catanzaro), durante un sopralluogo presso l’impianto di depurazione acque reflue, personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Soverato ha riscontrato la presenza di uno scarico non autorizzato che faceva da bypass all’impianto stesso.
  • Sono state individuate in località Agro del Comune di Crotone, tre discariche abusive per una estensione complessiva di circa 700 mq. Nell’area sono stati smaltiti illecitamente rifiuti pericolosi e rifiuti urbani. L’intera area è stata posta sotto sequestro preventivo d’urgenza.

Le attività della Capitaneria di Vibo 

  • Nei pressi della foce del Fiume Oliva, territorio ricadente sotto il comune di Amantea, è stata scoperta una discarica abusiva di circa 250 mq, con deposito incontrollato di rifiuti solidi. L’intera area è stata posta sotto sequestro a disposizione dell’Autorità Giudiziaria;
  • In esito agli accertamenti effettuati presso un impianto di depurazione nel Comune di Zambrone (Vibo Valentia), si è accertata la presenza di un deposito abusivo di rifiuti non pericolosi e varie omissioni amministrative.

Capitaneria di Gioia Tauro

Nel corso di un sopralluogo effettuato alla foce del fiume Vena nel Comune di Gioia Tauro, si rilevava lo sversamento diretto di reflui nel fiume. Da ulteriori verifiche sulla pompa di sollevamento emergevano ipotesi di reato per inquinamento dei corsi d’acqua.

Capitaneria di Corigliano Rossano

Nel comune di Corigliano-Rossano (Cosenza), sull’alveo del torrente denominato “Coriglianeto” è stata sequestrata un’area di circa 2.800 mq., sulla quale è stata rinvenuta una notevole quantità di rifiuti pericolosi e non, costituiti da lastre di eternit, materiale di risulta derivante da lavori edili, materiale plastico e rifiuti di vario genere. L’intera area è stata posta sotto sequestro a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.