Prosegue l’iter di verifica e acquisizione dati al fine di bonificare l’area della vecchia discarica di Melicuccà, in località La Zingara, accanto alla quale sono in corso altrettante verifiche per l’entrata in funzione della discarica di servizio nuova nel quale conferire gli scarti finali di lavorazione dei rifiuti provenienti dalla fase di trattamento negli impianti dell'Ato della Città Metropolitana di Reggio Calabria.

La convenzione con Arpacal

Tenuto conto della deliberazione del Consiglio Metropolitano (69/2022) con cui è stato approvato lo schema di convenzione “Per il finanziamento del monitoraggio e acquisizione dei dati finalizzata alla elaborazione della Carta della Vulnerabilità e, conseguentemente, alla definizione delle aree di salvaguardia definitive della sorgente Vina” e della sottoscrizione della stessa convenzione con Arpacal, avvenuta con firma digitale lo scorso 3 agosto, il dirigente dell’ufficio Ciclo Integrato Rifiuti della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Vincenzo Di Matteis, ha firmato qualche giorno fa un impegno di spesa di quasi 914mila euro a valere sul bilancio 2022 dell’Ente con sede a palazzo Alvaro.

La Città Metropolitana, nella funzione di Ente di Governo dell’Ambito territoriale ottimale, sta ancora di fatto organizzando il sistema integrato di gestione dei rifiuti urbani, poiché chiamata a garantire il funzionamento dell'intera filiera dalla raccolta allo smaltimento finale fino al definitivo subentro dell’Autorità Unica Rifiuti e Risorse Idriche Calabria, istituita quest'anno con legge numero 10 del 2022.

La perimetrazione della Sorgente Vina

In occasione dello scorso maggio, in esito ad una riunione tra l’Arpacal, la Città Metropolitana, Regione Calabria e commissario nella qualità di Autorità rifiuti e risorse idriche, avente ad oggetto proprio la sorgente Vina e la perimetrazione delle aree di salvaguardia, era stato deciso di procedere alla copertura dei costi necessari all'esecuzione delle indagini e al piano di monitoraggio, attingendo dai fondi trasferiti dalla Regione come da Convenzione (rep. n. 7690/2020) sottoscritta tra la Regione stessa e Metrocity. Passo successivo e propedeutico alla fase attuale è stata anche la successiva approvazione con delibera di Giunta regionale (6959/2022) dello studio realizzato da Arpacal, relativo al dimensionamento preliminare e definitivo delle suddette aree e comprensivo della proposta di monitoraggio e acquisizione dei dati finalizzata alla elaborazione della Carta della vulnerabilità.

Una spesa di 400mila euro per smaltire gli scarti a Lamezia, lo scorso maggio

Un iter non meno articolato e scrupoloso riguarda anche il nuovo impianto ancora non in funzione sempre a Melicuccà, di cui si attende da tempo l’entrata in funzione vista l’assenza totale di discariche di servizio, in cui conferire gli scarti finali di lavorazione dei rifiuti nell’Ato di Reggio Calabria. Assenza che produce la necessità di trasferire fuori regione, e in alcuni frangenti anche all’estero, gli scarti finali di lavorazione con costi a carico del bilancio metropolitano. Per il solo mese di maggio, gli scarti provenienti dagli impianti di trattamento in servizio della Città Metropolitana di Reggio Calabria, in più rispetto a quelli già conferiti in altri impianti, trasportati nella discarica di Lamezia Terme gestita dalla Società Lamezia Multiservizi S.p.A., hanno avuto un costo di quasi 400mila euro.