VIDEO | Li hanno presentati in momenti diversi il sindaco Giuseppe Ranuccio, e i movimenti guidati dal circolo Armino. L'accelerazione voluta dall'assessore de Caprio preoccupa perché il Cnr non ha finito gli studi
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C’è un esposto, presentato alla procura di Palmi, che adombra il rischio di un danno ambientale e alla salute insito nella futura riapertura della discarica di Melicuccà. L’ha presentato Giuseppe Ranuccio, a nome dell’amministrazione comunale palmese, che critica l’accelerazione che, invece, vuol dare ai lavori l’assessore regionale all’Ambiente, Sergio de Caprio. «Abbiamo visto che l’assessore sembra agire con indifferenza rispetto agli attesi risultati dello studio commissionato da lui stesso al Cnr – argomenta l’amministratore – e la stessa scarsa cautela l’abbiamo scorta in alcune dichiarazioni dell’assessore reggino Brunetti. Noi tentiamo ora anche la via giudiziaria, pur proseguendo un dialogo istituzionale che non può prescindere dai risultati preoccupanti che gli studi da noi commissionati ci hanno rivelato».
Ranuccio allude alla presunta pericolosità, determinata dalla vicinanza del sito alla sorgente che serve l’acquedotto intercomunale Vina. «Noi non abbiamo assunto mai una posizione contraria in nome di pregiudizi ideologici – prosegue – abbiamo atteso risultati scientifici, e altri arriveranno dal Cnr, ma intanto non escludiamo di proporre ricorso al Tar, mentre un secondo esposto abbiamo intenzione di presentarlo al ministero». Due provincie, Catanzaro e Reggio, la cui emergenza spazzatura – secondo l’assessore regionale All’ambiente – dovrebbe alleggerirsi non appena attivata questa discarica che, a questo punto, diventa oggetto di scontro politico e istituzionale.
L’esposto di Ranuccio, che è anche delegato del sindaco Giuseppe Falcomatà alla Città metropolitana, rappresenta anche una tegola interna alla maggioranza di quell’ente, e arriva precedente di poche ore rispetto ad una analoga iniziativa assunta da un gruppo di cittadini, guidati dal consigliere di opposizione Giuseppe Ippolito Armino, che hanno raccolta tra le altre firme anche quelle del consigliere regionale Marcello Anastasi e del consigliere metropolitano Michele Conia.