Nel Reggino si concentrano gli enti più recalcitranti a comunicare i numeri della raccolta: 48 su 97. Arpacal: «Il dato potrebbe salire di tre punti percentuali»
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La Calabria nel complesso continua il suo trend di crescita. È quanto si desume dal report regionale rifiuti, riferito al 2018, che questa mattina è stato pubblicato da Arpacal, dopo essere stato approvato con delibera del Direttore generale, Domenico Pappaterra, e trasmesso al Dipartimento Ambiente della Regione Calabria ed all’ISPRA (Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale). Rispetto al dato definitivo dell’annualità precedente si registra un aumento della raccolta pari al 3,75% che si attesta al 42,90% sul totale di rifiuti annui prodotti sul territorio regionale.
La hit parade
Analizzando i dati pubblicati sul report, la “hit parade” dei cinque comuni più sensibili in Calabria nella raccolta differenziata sono tutti in provincia di Cosenza: Frascineto (83,92%), San Benedetto Ullano (83,27%), San Giorgio Albanese (81,71%), Longobucco (81,36%) e Carolei (80,85%). I tre virtuosi nelle altre province sono: per Catanzaro Cardinale (71,82%) Girifalco (71,78%) ed a pari merito Cerva e Andali (71,29%); per Crotone Santa Severina (71,86%) seguita da Cirò (65,73%) e Melissa (62,28%). A Vibo Valentia: Stefanaconi (74,64%) seguito da Mileto (68,78%) e Mongiana (67,85%). Per Reggio Calabria, infine, Cittanova (71,54%) seguita da Scido (66,30%) e Ardore (66,07%). Provincia di Cosenza a parte, che fa da battistrada, l’andamento complessivo dei territori provinciali segna buone performance per Catanzaro (48,74%), ed una sostanziale crescita percentuale anche per Vibo Valentia (34,76%) e Reggio Calabria (30,39%) , con Crotone che continua a migliorare (26,25%).
I capoluoghi di provincia
Per i comuni capoluogo è Catanzaro la città che segna la percentuale migliore di differenziata in Calabria (66,48%) con Cosenza a seguire (57,90%), Vibo Valentia (51,70%) , Reggio Calabria (43,76%); fanalino di coda Crotone (7,62). Vibo Valentia, inoltre, è il capoluogo che segna la migliore performance di crescita nell’ultimo anno, passando dal 29,64% al 51,70% quasi raddoppiando il quantitativo di rifiuti differenziati rispetto alla discarica tradizionale.
Le maglie nere
Nota dolente del report è la continua assenza di un quantitativo importante di comuni, che in provincia di Reggio Calabria sfiora addirittura il 50%, che non inviano i dati all’Arpacal, nonostante i diversi solleciti. In provincia di Catanzaro 15 comuni su 80 non hanno inviato i dati. Si tratta di Argusto, Borgia, Cropani, Davoli, Decollatura, Maida, Motta Santa Lucia, Nocera Terinese, Petrizzi, San Floro, San Pietro a Maida, San Vito sullo Ionio, Santa Caterina dello Ionio, Satriano, Sersale. In provincia di Cosenza 32 su 150: Acquappesa, Aieta, Albidona, Amendolara, Aprigliano, Belmonte Calabro, Castroregio, Casali del Manco, Cellara, Falconara Albanese, Figline Vigliaturo, Firmo, Grisolia, Laino Castello, Lattarico, Mandatoriccio, Mangone, Montegiordano, Nocara, Piane Crati, Pietrafitta, Plataci, Rocca Imperiale, Rogliano, San Martino di Finita, San Sosti, San Vincenzo la Costa, Santo Stefano di Rogliano, Sant'Agata d'Esaro, Vaccarizzo Albanese, Verbicaro. In provincia di Vibo Valentia 8 su 50: Cessaniti, Ionadi, Limbadi, Maierato, San Calogero, San Costantino Calabro, San Nicola da Crissa, Zaccanopoli. Nel Crotonese 4 su 27 (Castelsilano, Cirò Marina, Roccabernarda, San Nicola dell'Alto). E, appunto, in provincia di Reggio Calabria 48 comuni su 97 non hanno trasmesso le schede-dati all’Arpacal. Dal catasto regionale rifiuti, attraverso calcoli previsionali, fanno sapere che riuscendo a recuperare i dati dei comuni “assenti” il dato regionale della differenziata potrebbe salire di circa 3 punti percentuali. In particolare si tratta di Agnana Calabra, Antonimina, Bagaladi, Bagnara Calabra, Benestare, Bova Marina, Bovalino, Brancaleone, Camini, Candidoni, Cardeto, Careri, Casignana, Caulonia, Ciminà, Condofuri, Ferruzzano, Gerace, Giffone, Grotteria, Laureana Borrello, Marina di Gioiosa Ionica, Martone, Molochio, Monasterace, Oppido Mamertina, Palizzi, Palmi, Placanica, Platì, Roccaforte del Greco, Rosarno, Santo Stefano in Aspromonte, Sant'Alessio in Aspromonte, San Lorenzo, San Roberto, Samo, San Giovanni di Gerace, San Luca, San Pietro di Caridà, San Procopio, Santa Cristina d'Aspromonte, Sant'Agata del Bianco, Sant'Ilario dello Ionio, Scilla, Staiti, Stignano, Stilo.