VIDEO | Nell'incontro promosso dall'associazione Bruno Giordano, si è fatta la distinzione tra repressione e prevenzione. Il biologo Greco: «Negli ultimi mesi abbiamo acquisito importanti dati scientifici che prima non avevamo». Come sottolineato dal sindaco Marasco e dall'attivista Stella, grande assente il presidente Occhiuto
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Monitoraggio ok, interventi programmati ancora no. È a tinte fosche il bilancio che sulla depurazione, e quindi sul diritto ad avere un mare più che balneabile, emerge dal convegno promosso a Nicotera dall’associazione “Mare Pulito-Bruno Giordano” concluso dall’intervento del procuratore di Vibo Valentia, Camillo Falvo. La delusione per l’assenza del presidente Roberto Occhiuto, sottolineata dal sindaco Giuseppe Marasco e dall’attivista Maria Stella, è sfumata non appena il biologo marino Silvio Greco prima e lo stesso magistrato poi, hanno sottolineato i «grandi passi avanti e in tempi record fatti in materia di controllo e conoscenza del fenomeno».
Il convegno, moderato dal giornalista Pino Broso, è stato una sorta di bis di un’analoga iniziativa – organizzata a Pizzo Calabro nel dicembre scorso – a cui il governatore aveva partecipato interrotto da frequenti applausi per gli impegni presi. «Da quel giorno – ha notato Stella che era tra gli organizzatori di quell’incontro – la depurazione è scomparsa dalle notizie che quotidianamente il presidente fornisce anche tramite i suoi canali social». Greco, che nel ruolo di direttore della Stazione di ricerca di Amendolara è stato chiamato nelle due cabine di regia volute da Falvo prima e da Occhiuto poi, ha detto che invece «il tempo non è passato inutilmente, poiché da qual primo confronto ad oggi abbiamo potuto acquisire dati scientifici che prima non avevamo».
Il biologo ha annunciato l’imminente trasmissione al presidente di una relazione, esito del lavoro parallelo che lo staff messo in piedi dal procuratore sta portando avanti grazie ad una seconda riunione che si terrà a giorni. Il procuratore ha tenuto a distinguere i ruoli e, nel ringraziare i vertici regionali di Capitaneria, carabinieri e finanza, ha ricordato come «lo staff che collabora con le procure di Vibo, Lamezia e Paola ha il compito di fornire dei dati di conoscenza che, mentre chi indaga utilizza per fare inchieste, che come dimostra la cronaca portano a frequenti sequestri, chi ha responsabilità politiche può utilizzare per decidere gli interventi che i cittadini fanno bene a pretendere: in questo senso, il presidente Occhiuto ha già assicurato di voler attingere ad un patrimonio di conoscenza che in tempi record abbiamo creato».
Contributi sono venuti dal prefetto Roberta Lulli, dalla dirigente scolastica Marisa Piro e dal direttore Arpacal Domenico Pappaterra, mentre Francesca Mirabelli – presidente di Mare Pulito – ha ricordato l’impegno a creare una rete «di gruppi che in tutta la Calabria hanno a cuore la salute del mare perché tengono alla Calabria». Presenti in sala diversi sindaci, anche di fuori provincia, il convegno si è svolto in orario pomeridiano nell’auditorium del liceo Vinci, una cui rappresentanza è intervenuta proponendo delle riflessioni.