Nel sito di interesse comunitario l'associazione Italia Nostra avrebbe rinvenuto rifiuti di ogni genere
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Il fiume Lao, che nasce in Basilicata, attraversa la Calabria e sfocia nel mar Tirreno, è diventato un’ampia discarica di rifiuti di ogni genere. Ora l'associazione Italia Nostra si interroga se si faccia veramente il possibile per tutelare la preziosa ed estesa area naturalistica. Nel frattempo, allarmati da pressanti segnalazioni, alcuni volontari della sezione alto Tirreno si sono recati sulla sponda sud, che si trova nei pressi dell’omonimo ponte. «Già dalla strada sterrata realizzata sull’argine e lungo le stradine che scendono fin dentro il letto del fiume si intravedono numerosi depositi di rifiuti di natura eterogenea - hanno detto gli attivisti in una nota- , disseminati in una vasta area: una quantità enorme di materassi, cumuli di copertoni, di componenti di autovetture, di vetri, di scarti di attività edile, sacchi neri, e tutta un’altra serie di rifiuti, come documentato dalle allegate foto, e perfino il ricovero di un animale, forse un cane, con dentro la carcassa nauseabonda dello stesso».
Le preoccupazioni degli ambientalisti
Italia Nostra esprime grande preoccupazione per lo stato di degrado registrato e chiede maggiore attenzione per la salvaguardia e la tutela del fiume, il rispetto della misure di conservazione e l’eventuale adeguamento delle stesse. «Nonostante la necessità di una costante attenzione all’integrità del territorio, nonostante gli sforzi che vengono profusi per promuovere le peculiarità paesaggistiche ed ambientali dell’alto Tirreno Cosentino anche per le ricadute da un punto di vista turistico - hanno scritto ancora -, c’è ancora chi decide irresponsabilmente di abbandonare rifiuti nell’ambiente vanificando parte di tali sforzi e commettendo un atto illegale».
Cittadini insensibili alla problematica
Tanta diffusa inciviltà dipenderebbe anche dalle inesistenti campagne di sensibilizzazione sull'argomento. I cittadini, secondo Italia Nostra, non avrebbero compreso appieno l’importanza della tutela e il rispetto dell’ambiente, anche se «tutto questo non può giustificare i comportamenti scorretti per cui si rende necessaria una straordinaria ed attiva opera di vigilanza portata avanti da tutti».