FOTO | Da sacchetti di spazzatura al materiale edile, all’ombra del castello Normanno Svevo viene abbandonato di tutto. L’iniziativa di alcuni giovani per sensibilizzare le istituzioni
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Un piccolo gesto di amore e di attenzione verso il proprio territorio. È quello realizzato da un gruppo di ragazzi vibonesi che, nei giorni scorsi, armati di pinze e sacchetti ha cercato di raccogliere un po’ di rifiuti, quelli facilmente differenziabili, nella parte alta della città. Siamo a Vibo Valentia e, soprattutto nelle zone più isolate, degrado e spazzatura a bordo strada o nei terreni limitrofi deturpano e offendono anche i paesaggi più suggestivi.
Sacchi enormi di spazzatura di ogni sorta, vecchi elettrodomestici, materiale edile, trolley, cassette di plastica, bottiglie di birra e di vino, barattoli di Nutella, finanche cavi elettrici e porzioni di marmo distrutte (con ogni probabilità frammenti di lapidi). Lontano da occhi indiscreti e con il favore della sera, viene gettato di tutto. Un vero film dell’orrore.
Degrado nella zona storica di Vibo
Il viaggio all’Inferno parte dalle mura greche, passa dal cimitero, attraversa la zona archeologica del Cofino e raggiunge il castello con annesso Museo nazionale. Per chi fa sport o vuole semplicemente passeggiare, l’uscita all’aperto si trasforma in un incubo. Neanche durante il periodo di lockdown, con spostamenti limitati, la situazione è andata a migliorare. Tutt'altro. Ogni giorno nuove sorprese, altri rifiuti gettati nell'indifferenza sprezzante dell’incivile di turno: «Il nostro - spiegano - è stato un piccolissimo gesto. Non possiamo voltarci dall'altra parte. Questa è la nostra città e dispiace vederla deturpata».
Rifiuti ovunque
Le località coinvolte da abbandoni selvaggi vanno dal cimitero al castello ma non sono un caso isolato. Decine e decine di discariche abusive popolano l'intero territorio provinciale, dal mare alla montagna. Spuntano sia d'estate che d'inverno: «Definire tutto ciò vergognoso, è riduttivo. Ed è sotto gli occhi di tutti». Impossibile, per la compagnia di ragazzi, riuscire a bonificare l’area: troppi sono i rifiuti speciali che richiederebbero interventi mirati: «In alcune zone ci sono telecamere ma, vista la frequenza con cui si abbandona la spazzatura, dobbiamo dedurre non siano attive», aggiungono.
L'appello alle istituzioni
Per una bonifica, è auspicabile l’intervento delle istituzioni di competenza. E non da meno, l’impegno dei cittadini ed eventuali proprietari dei terreni. Soprattutto sul piano culturale per un maggiore senso di appartenenza alla comunità e ai luoghi. Del resto, le fotografie realizzate dai ragazzi in queste settimane parlano chiaro: il degrado è radicato fino a diventare “normalità” nella mentalità di chi sporca: «Ci auguriamo si prenda atto di tutto questo scempio e che vengano presi dei provvedimenti. Noi faremo la nostra parte», concludono.