L’invio della spazzatura a San Giovanni in Fiore e Lamezia Terme non risolverà il problema. Voce: «Cambiamento impossibile in 80 giorni. Servono raccolta differenziata e Piano d’Ambito».
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Crotone sommersa dai rifiuti anche durante le festività natalizie. Cassonetti pieni e sacchetti di immondizia per strada restituiscono un’immagine sconfortante della situazione che la città sta vivendo ormai da settimane. I cittadini sono esausti, ma il sindaco, Vincenzo Voce, non ci sta a passare da capro espiatorio di una emergenza che si protrae da tempo. Da una parte la raccolta differenziata mai veramente partita (quella porta a porta non sarà avviata a breve), dall’altra il maltempo di fine novembre, che ha causato danni all’impianto di Ponticelli e alla discarica Sovreco.
Voce risponde alle accuse
A chi gli addebita responsabilità per le criticità che Crotone sta vivendo sul fronte rifiuti, rinfacciandogli di aver promesso un cambiamento non ancora realizzato, Voce ricorda di essere sindaco solo da 80 giorni. Un periodo troppo breve, spiega, per mettere mano al problema, senza considerare le altre due emergenze che hanno segnato la città.
«Cambiamento in 80 giorni tra Covid-19 e un'alluvione? Cambiamento con una discarica crotonese esaurita con milioni di tonnellate di rifiuti conferiti da tutta la Calabria? Cambiamento con l'impianto Tmb che per molti giorni non ha lavorato per problemi tecnici? Cambiamento con Akrea (la società municipalizzata che si occupa della raccolta dei rifiuti in città, ndr), che nonostante gli sforzi dei lavoratori, opera con pochi mezzi e i cassonetti che vediamo? Qualcuno pensava che il cambiamento avveniva con la bacchetta magica? Siamo seri» scrive il sindaco sulla sua pagina Facebook.
Soluzioni tampone non risolvono emergenza
Il primo cittadino spiega che «se i rifiuti sono per strada non è per colpa dell'amministrazione o di Akrea, ma a causa del successivo conferimento al Tmb di Ponticelli o alla discarica privata». In merito alla raccolta differenziata, che «è necessaria e deve essere avviata», Voce sottolinea che «per farla Akrea dovrà essere dotata dei mezzi necessari».
Il sindaco ricorda, poi, che in qualità di Presidente dell'Ato, «si è attivato con la Regione per avere un sito alternativo per il conferimento degli scarti del Tmb. Con non poche difficoltà e pressioni del sottoscritto ci hanno autorizzato 540 tonnellate (60 tonnellate per 9 giorni) a San Giovanni in Fiore e 60 tonnellate a Lamezia per 15 giorni».
Ma si tratta di soluzioni tampone che non affrontano la vera questione: «Il problema non sarà risolto perché a breve non sapremo più dove portare i rifiuti».
Gli interventi necessari
Per risolvere in maniera concreta il problema, dunque, Voce indica due strade. Intanto, dotare Akrea «dei mezzi, se necessario anche usati, per partire rapidamente con la raccolta differenziata» e, torna a ribadire, «organizzare l'Ufficio d'Ambito e fare il Piano dell'Ambito».
Il sindaco ammette le difficoltà: «Non sarà facile trovare in Provincia un sito per una piccola discarica pubblica a Servizio dell'ATO, ma senza discarica saremo sempre in emergenza. In alternativa si potrebbe pensare a un termovalorizzatore, visto che quello di Gioia Tauro da un bel pezzo non prende nemmeno un kg del nostro CdR. Ma dove costruiremo il termovalorizzatore? In che tempi? Chi lo paga?».
I crediti vantati
Nel post di Voce c’è anche spazio alla denuncia: «La nostra Amministrazione avrebbe dovuto incassare 7 euro/ton per i milioni di tonnellate (di rifiuti, ndr) conferiti alla discarica Sovreco e non ha incassato un euro. Almeno il conto di quasi 10 milioni l'ho inviato alla Regione. Gli altri Ato calabresi avrebbero dovuto restituire all'Ambito territoriale Crotone 120.000 tonnellate di conferimenti in altre discariche, oltre a pagare le royalties, e non abbiamo ottenuto nulla da settembre 2019 (Ordinanza 246/2019 Dpgr). E avrei dovuto fare tutto in 80 giorni?».