L'obiettivo è «la verifica dello stato di compromissione e conservazione delle specie ittiche e biologiche, all’interno dei circa 1.448 ettari di mare interdetti alla pesca da oltre 12 anni»
Tutti gli articoli di Ambiente
PHOTO
Il commissario straordinario di Governo, Emilio Errigo, ha richiesto l'intervento urgente e necessario di «personale specializzato e qualificato dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Calabria (Arpacal)» appartenente al Centro regionale di strategia marina e al Centro regionale multirischi.
La struttura commissariale ha coinvolto questi specialisti che operano sul campo con apparecchiature ad alta tecnologia per cooperare, a fini istituzionali, con la Direzione provinciale Arpacal di Crotone, l'Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale (Ispra-Snpa), la Società di ingegneria ambientale Sogesid Spa, il personale sanitario dell'Asp di Crotone, i militari del Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera di Crotone e l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Tirreno Meridionale e Ionio Meridionale.
L'intervento richiesto ha come obiettivo «la verifica dello stato di compromissione e conservazione delle risorse ittiche e biologiche marine, all’interno dei circa 1.448 ettari di mare interdetti alla pesca da oltre 12 anni (in base all'Ordinanza n. 70/2012 della Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Crotone) e delle acque fluviali perimetrate in area Sin (Sito di Interesse Nazionale di Crotone – Cassano - Cerchiara di Calabria)».