Mette un primo punto fermo il Governo per frenare la crisi aperta in agricoltura dalla speculazione sui prezzi e dall'aumento esponenziale dei costi delle materie prime. Si attendono ora solo i decreti attuativi del pacchetto di misure, fortemente voluto da Coldiretti.

Liquidità alle aziende

«Si tratta di misure importanti per mettere al sicuro l'agroalimentare italiano e, quindi, la sicurezza alimentare per i consumatori» dichiara Fabio Borello, presidente Coldiretti Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia. «Sono misure di ristrutturazione dei debiti fino a 25 anni e con la garanzia di Ismea, questo innanzitutto per dare liquidità alle imprese agricole che vengono da due anni di pandemia e assistono a scenari inflattivi molto gravi. Altre misure che siamo riusciti ad ottenere sono il credito d'imposta sul gasolio che quindi consentirà un rientro pari al 20% della spesa sostenuta dalle imprese agricole e per il comparto della pesca».

Gli scarti di produzione

«Viene poi aperta la possibilità di utilizzare il digestato, equiparato ai fertilizzanti, e questa è un'altra misura che associandosi alle altre consente di contenere i costi di produzione ed essere competitivi» aggiunge ancora Fabio Borrello. Si tratta in particolare degli scarti di produzione vegetale e di origine zootecnica che potranno essere utilizzati come fertilizzante.

Energia green

«E poi ci sono tutti i fondi di investimento predisposti dal Governo, quindi, 35 milioni di euro per le filiere in crisi; un miliardo e mezzo a valere sui fondi del Pnrr finalizzato all'installazione di pannelli solari sui fabbricati rurali e che consentirà, da un lato, l'abbattimento dei costi di produzione in termini energetici ed eventualmente l'immissione sul mercato dell'energia in surplus prodotta».

Sostenere i prodotti made in Italy

«Un ulteriore milliardo e 200 milioni di euro saranno destinate invece alle filiere. Puntiamo moltissimo sulle filiere perchè riteniamo che possano assolvere allo scopo di garantire la sicurezza alimentare con una equa distribuzione dei protagonisti, compresi i produttori che spesso subiscono speculazioni. Infine, lo sblocco dei fondi di Agea per gli allevatori del valore di 86 milioni di euro. Quindi, un corpo di misure importantissimo che la Coldiretti è riuscita ad ottenere».