VIDEO | Dura nota delle associazioni cittadine: «I soldi per finanziare la filiera della raccolta bloccati nelle maglie del dissesto». Situazione al limite dell'emergenza sanitaria
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L'ultima denuncia in ordine di tempo sulla questione rifiuti nell'area urbana cosentina, arriva da un comunicato congiunto delle associazioni Italia in Comune, Casco – Comitato area storica Cosenza, Comitato rivocati riforma, Gruppo Facebook Viale Giacomo Mancini: Riapriamolo subito.
Cosenza morosa
«È giunto il momento di fare chiarezza sulle responsabilità - scrivono nella nota - Il comune capoluogo, capofila dell’Ato blocca l’ingranaggio della filiera dei rifiuti. È al Comune di Cosenza, infatti, che tutti i comuni costituenti l’Ato hanno versato le somme dovute alla Regione per consentire il pagamento di Calabra Maceri, la società aggiudicataria preposta allo smaltimento dei rifiuti. La verità è che i comuni afferenti all’Ato di Cosenza hanno raggiunto la quota dell’80% del pagamento dovuto al Comune capofila che è, nel frattempo, andato in dissesto finanziario e non ha trasferito i fondi derivanti da tali versamenti alla Regione. Che significa? I soldi di tutti gli altri Comuni virtuosi sono bloccati in un fondo vincolato nelle casse del comune moroso, Cosenza appunto».
Sotto accusa l'amministrazione di Cosenza
«E l’Amministrazione di Cosenza che fa? Invece di prendersi le proprie responsabilità - prosegue il comunicato - scarica la colpa sui cittadini che non differenziano (salvo poi vantarsi a Roma di essere un Comune Riciclone), sulle amministrazioni del passato (nonostante l’Amministrazione Occhiuto sia ormai all’ottavo anno), sulla Regione (del presente e del futuro), sulle inique leggi dello Stato. Ma la verità è che in dissesto il Comune lo hanno mandato loro e che, chiaramente l’amministrazione di Cosenza è da considerarsi pericolosa per sé e per gli altri comuni che con lei hanno a che fare».
Emergenza ambientale
Nel frattempo però la spazzatura continua ad accumularsi per strada e la situazione è giunta al limite dell'emergenza ambientale e sanitaria. Disagi inevitabili, soprattutto per chi con l'immondizia sotto casa è costretto da settimane a conviverci quotidianamente.