La vetta della classifica è conquistata da Bolzano. Male Reggio Calabria e Crotone rispettivamente al 91esimo e al 100esimo posto (ASCOLTA L'AUDIO)
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È Cosenza l’unica città del sud Italia a conquistare il podio nella classifica delle città più green dell’Italia. I dati sono contenuti del 29esimo rapporto Ecosistema urbano di Legambiente e Ambiente Italia, realizzato in collaborazione con Il Sole 24 ore. Il report analizza le performance ambientali di 105 Comuni. Il rapporto tiene conto di 18 indicatori in 6 aree tematiche: aria, acque, rifiuti, mobilità, ambiente urbano ed energia.
La classifica
Sono pochi i capoluoghi di provincia che sono riusciti a fare la differenza nel 2021 puntando sulla sostenibilità ambientale. A dare l'esempio è Bolzano la nuova regina green che dal sesto posto dello scorso anno conquista la vetta. La classifica finale che ne esce fuori, pubblicata sul Sole 24 Ore di oggi, vede Bolzano che si lascia alle spalle Trento, al secondo posto, Belluno che risale la graduatoria passando dall'ottavo al terzo posto, seguita da Reggio Emilia e Cosenza, unica città del sud a entrare anche quest'anno nella top ten della graduatoria.
Chiudono la classifica Alessandria (103esima), Palermo (104esima) e Catania (105esima), che da tempo non riescono a invertire rotta. Nel complesso le metropoli confermano più o meno le performance della passata edizione con qualche oscillazione di classifica in positivo, come per esempio Venezia (13esima) e Torino (65esima). Oscillazione in negativo invece per Genova che scende al 53esimo posto, Firenze (che slitta al 43esimo posto) e Milano (38esima perdendo 8 posizioni). Roma (88esima) non ha risposto quasi per nulla alle domande del questionario Legambiente.
Le città calabresi
Oltre Cosenza, nessuna altra città calabrese brilla. Vibo è posizionata al 46esimo posto, Catanzaro al 63esimo. Reggio Calabria e Crotone scivolano agli ultimissimi posti. La città dello Stretto è 91esima, quella pitagorica 100esima.
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Emergenze ambientali croniche
Nel 2021, l'anno che doveva segnare la lenta ripresa post Covid, le città si confermano poco propense a migliorare le proprie performance ambientali, paralizzate da alcune emergenze ormai croniche. Più smog, un parco auto che resta tra i più alti d'Europa, pochi miglioramenti sul fronte del trasporto pubblico. Torna a salire la produzione dei rifiuti prodotti - 526 kg pro capite, quasi ai livelli pre-pandemia - nonostante la raccolta differenziata stia migliorando scavalcando la soglia media del 60%. Piccoli segni positivi arrivano dalla crescita della ciclabilità e dalla diffusione del solare installato su edifici pubblici.