Un incontro cruciale tra il Comune di Corigliano Rossano, le organizzazioni sindacali e la gigante energetica Enel ha gettato ombre oscure sul futuro industriale. La questione centrale? La sorprendente decisione di Enel di rinunciare al progetto di conversione a idrogeno, optando invece per la riproposizione del vecchio progetto, ha messo il Comune e il sindacato sul piede di guerra.

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L'amministrazione comunale e le rappresentanze sindacali, preoccupate per il destino dei lavoratori e l'impatto ambientale, hanno cercato disperatamente di rivedere la decisione assunta dalla holding energetica. L'incontro, che si è svolto nella sala giunta del Palazzo di Città e che è stato caratterizzato da un forte riserbo, è terminato solo pochi minuti fa.

La mossa di Enel ha sollevato domande e preoccupazioni diffuse in tutta la comunità locale. Il progetto di conversione a idrogeno era stato presentato come un'iniziativa ambiziosa e sostenibile, con il potenziale per creare nuovi posti di lavoro e ridurre l'impatto ambientale della produzione energetica.

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Tuttavia, la rinuncia a questa prospettiva ha gettato un'ombra sul futuro di Corigliano Rossano e ha scatenato reazioni di indignazione. La riproposizione del vecchio progetto, affermano i critici, solleva dubbi sulla trasparenza e sulla vera intenzione di Enel.

Il sindacato ha dichiarato di essere pronto a lottare per proteggere i diritti dei lavoratori e per garantire che il futuro industriale della città non sia sacrificato per interessi a breve termine. Nel frattempo, l'amministrazione comunale sta lavorando per cercare una soluzione che possa soddisfare sia gli interessi economici che quelli ambientali della comunità.

La tensione tra Enel, il Comune e il sindacato è destinata a crescere, mentre tutte le parti cercano una via d'uscita da questo impasse. Mentre la situazione evolve, Corigliano Rossano rimane nel limbo, nell'incertezza sul suo futuro industriale e sulla direzione che prenderà la holding energetica.