Consorzio di bonifica “Jonio cosentino” tra alti e bassi. Si lavora al fine di fronteggiare le tante istanze dei proprietari terrieri ricadenti in una delle zone più produttive della Calabria sul fronte agricolo. Canali di scolo spesso tappati dai rifiuti, sistema irriguo datato, e il fenomeno crescente della salificazione. Stravolti in alcune aree chilometri di fiumi, torrenti e fossi. Il consorzio in particolare si occupa della pulizia dei canali di irrigazione, del funzionamento degli impianti di pompaggio, della rete di colo del monitoraggio della rete scolante. Ha in dote 400 chilometri di rete distesa su circa 21mila ettari di pertinenza.

 

Da poco ha una sede nel centro urbano di Rossano in cui riceve la vasta utenza. L’area d’intervento è dall’alto jonio fino a Crosia, per tutta la parte che va dal Trionto al Nicà è in atto una fase di progettazione. Molti proprietari contestano la mancanza d’acqua, ma c’è anche una quota parte contro cui il Consorzio è costretto a ricorrere in giudizio con tanto di atti di pignoramento. Il ruolo di bonifica è, invece, un atto obbligatorio, verso cui si registra un percentuale preoccupante di evasione.

 

Pozzi non dichiarati

Il fenomeno è particolarmente diffuso. Tuttavia circa il 90% degli impianti realizzati risultano non dichiarati alle autorità competenti, abusivi. Tutto ciò determina un restringimento delle falde acquifere che, peraltro, in questo periodo soffrono di un processo alterato di salificazione. Sul punto il Consorzio è al lavoro al fine di portare l’acqua in quelle zone in cui sono fiorenti le risaie.

 

Ufficio attivo nel Rossanese

Dal 2018 è attivo uno sportello proteso a esaudire le domande provenienti dal vasto territorio: 600 segnalazioni e circa 200 pratiche annue smaltite. Il responsabile dell’ufficio territoriale Corigliano Rossano, Agostino Accroglianò, ha sottolineato l’importanza dell’attivazione dell’ufficio che agisce a supporto dell’utenza e interagisce con le amministrazioni comunali in piena sinergia. Le maggiori segnalazioni giungono per i fossi di scolo, e la manutenzione degli impianti di irrigazione, ma molta attività viene svolta nell’ambito dei tributi.   

 

La politica del Consorzio

La politica del Consiglio di amministrazione del Consorzio di bonifica protende ad avvicinare i consorzio ai produttori e proprietari terrieri. È quanto afferma il Consigliere Gino Vulcano che ribadisce la necessità di pianificare interventi risolutivi sulla rete irrigua e sui fossi di scolo anche alle luce dei mutamenti climatici. La rete idrica è datata, si lavora per intercettare dei fondi al fine di manutenzionare gli impianti. Sull’ostruzione dei canali e dei fossi c’è un problema di caratterizzazione circa la tipologia delle masse da rimuovere. Il consorzio può intervenire prevalentemente sulla vegetazione.