VIDEO| Si sta lavorando per l’acquisizione del bene al patrimonio comunale. L’investimento mira a riqualificare l’intera area
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Un parco biomarino di alto prestigio sorgerà a Capo Trionto partendo dal Faro, la cui proprietà è attualmente riconducibile all’agenzia del demanio. L’amministrazione ha avviato da tempo una importante interlocuzione, attraverso il federalismo culturale, con l’agenzia del demanio e con il segretariato regionale per la Calabria del Ministero della Cultura. Si è in attesa dell’autorizzazione della Sopraintendenza dei beni culturali per dare avvio ai lavori di bonifica di tutta l’area, attualmente nel degrado.
L’approdo si trasformerà in sede di guide turistiche, avrà un osservatorio di ricerca destinati a studiosi e ricercatori sulla biodiversità nonché attività ludiche-ricreative, ed è previsto anche un museo del mare unitamente a una sala di rappresentanza istituzionale. Al fine di monitorare la zona sarà realizzato un sistema di videosorveglianza capace di tenere sotto sotto controllo l’intera area.
Importante anche l’indotto lavorativo: dalle visite guidate, alla sorveglianza, e a tutto il mondo della biologia marina, l’intera programmazione prevede un numero consistente di occupati. Nelle adiacenze del faro ci sono altre strutture satelliti, tra cui un edificio che al tempo veniva usato come sede di uffici, anche questo oggetto di prossima riqualificazione e restauro per poi destinarlo a museo del mare e centro di ricerche. La zona marina è considerata una riserva naturale dove è presente la famosa e preziosa posidonia e dove si rinvengono, spesso, le tartarughe caretta caretta per la nidificazione.
Nelle ultime ore la giunta comunale ha approvato lo studio di fattibilità che prevede un investimento di oltre 200 mila euro, come prima parte del progetto di valorizzazione programmato con il MiBACT. Mentre la seconda parte sarà finanziata con i fondi intercettati dal progetto, risultato tra gli interventi a priorità alta nel programma Cis Calabria "Svelare Bellezza", di quasi due milioni di euro e prevede il recupero definitivo dell'intera area del faro e la realizzazione del Parco Bio-Marino. Il bene sarà affidato in gestione ad una organizzazione/impresa scelta attraverso un bando ad evidenza pubblica.