Il vicesindaco Brunetti risponde ai numeri snocciolati nel corso della sesta edizione dell'Ecoforum: «Assoluta disinformazione. Raccolta al 41% non al 18%»
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«I dati relativi alla raccolta differenziata dei Comuni calabresi diffusi quest'oggi alla Cittadella nel corso della sesta edizione dell'Ecoforum con la presentazione del report "Comuni ricicloni", non corrispondono affatto alla realtà. Reggio Calabria non è al 18,1% di differenziata come gli autori del report affermano, ma a più del 41%». Lo afferma Paolo Brunetti, vicesindaco con delega all'Ambiente del Comune di Reggio Calabria aggiungendo: «A certificarlo sono i dati dell'Istituto superiore per la Protezione e la ricerca ambientale per il Sistema nazionale per la protezione dell'ambiente, organismi scientifici nazionali che indicano, nonostante le difficoltà, dati di tutto rispetto per la nostra città».
Il report | Comuni ricicloni: Vibo in testa alla classifica. A Crotone e Reggio Calabria la raccolta differenziata (quasi) non esiste
«Siamo consapevoli che la raccolta differenziata debba ancora crescere a Reggio Calabria - ha aggiunto Brunetti - ma ci stupisce l'assoluta disinformazione diffusa da certe associazioni che rischia di vanificare il lavoro fatto in questi anni. C'è da dire che la nostra città, la più grande e popolosa della Calabria, incontra certamente maggiori difficoltà nella gestione del circuito della differenziata rispetto a Comuni più piccoli e con una minore densità abitativa, ma il dato ufficiale del 41,2%, peraltro riferito al 2022 e probabilmente cresciuto nel 2023, costituisce un segnale certamente incoraggiante, che deve farci comprendere la necessità di aumentare le quantità di rifiuti differenziati».
«Non ci convincono affatto le modalità con le quali gli organizzatori dell'Ecoforum abbiano diffuso pubblicamente dati completamente errati. Per quanto ne sappiamo - aggiunge il vicesindaco - le percentuali di tanti comuni calabresi, diffuse durante la conferenza stampa odierna, sono state completamente erronee. Grave - ha concluso - che un istituto che dovrebbe incoraggiare i Comuni nella pratica della raccolta differenziata diffonda dati così macroscopicamente imprecisi».