Ha suscitato non poche polemiche l’incidente sull’A1 che, nella giornata di ieri, ha registrato la morte di una persona e diversi feriti. Il sinistro si sarebbe verificato per il passaggio di un branco di cinghiali: «E’ da tempo che lamentiamo il problema dei cinghiali che invadono tantissime strade e centri urbani creando il panico tra i cittadini – scrive in una nota il presidente nazionale Udicon Denis Nesci – i quali sono giustamente terrorizzati. Quello che è successo ieri sull’Autostrada A1 è la dimostrazione di quanta urgenza ci sia nell’intervenire. Non ci può scappare il morto ogni volta prima di fare qualcosa, esprimiamo tutta la nostra vicinanza alle famiglie delle vittime».

 

«Dai dati emerge che il numero di cinghiali presenti sul territorio italiano è di oltre 1 milione, raddoppiato da dieci anni a questa parte, provocando migliaia di incidenti. I cinghiali sono una specie molto pericolosa per l’incolumità dei cittadini: è fauna selvatica ed il loro contatto con il tessuto urbano può creare un pericolo per la sicurezza – continua Nesci – inoltre la specie può arrecare sensibili danni anche alle coltivazioni degli agricoltori che lamentano da tempo la perdita del loro raccolto, e quindi di conseguenza delle ingenti perdite economiche che si ripercuotono sui consumi e quindi sui consumatori finali. Abbiamo già presentato nei mesi precedenti delle richieste agli Enti competenti per cercare di risolvere il problema quanto prima in quanto sia nel Lazio che in Calabria si sono verificati episodi tragici e per questi motivi – conclude Nesci – siamo molto preoccupati dai pericoli che questi animali potrebbero continuare ad arrecare ai cittadini e chiediamo alle Istituzioni competenti, quali il Ministro dell’Ambiente ed i Prefetti di porre le adeguate misure di sicurezza per arginare il pericolo».  

 

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