«Io direi di portare i camion pieni di rifiuti, d'accordo con i Comuni e con le aziende - dice Umberto Santaguida - davanti alla Cittadella». Era venerdì 6 ottobre quando al termine di una riunione convocata in Regione, l'assessore all'Ambiente Antonella Rizzo, forniva rassicurazioni sulla prossima normalizzazione del ciclo dei rifiuti, dopo una settimana vissuta sul crinale dell'emergenza tanto da indurre i sindaci ad autoconvocarsi in Cittadella. 


«Io vorrei dire a questo assessore Rizzo da una settimana cosa ha fatto?» aggiunge Saverio Pistoia, operatore ecologico. «Di cosa hanno parlato perchè siamo arrivati ad un punto intollerabile. Ci sono i rifiuti dappertutto, sui marciapiedi sulle strade. Ci sono i ristoranti e i villaggi che non sanno più dove metterli». E se in teoria i turni agli impianti sarebbero dovuti aumentare per consentire ai comuni di smaltire i rifiuti accumulati in settimane e settimane di mancati conferimenti, la realtà racconta tutt'altro.

 

«Siamo 54 Comuni della provincia di Catanzaro - continua Umberto Santaguida - che da più di una settimana non siamo riusciti a scaricare. Ognuno ha il proprio numero: si parte dal numero uno fino al 54. E' da più di una settimana che questi 54 comuni non riescono a conferire». Le file agli impianti continuano ad essere interminabili, i camion faticano a scaricare i rifiuti e le aree di stoccaggio stracolme d'immondizia sono diventate un lauto banchetto per i gabbiani. «Noi ormai siamo all'esasperazione qui. Stiamo qui senza conferire giornate intere, nella puzza. Ma nessuno tra i politici a cominciare dai sindaci fino al governo regionale si interessa di questo». 

 

Luana Costa