«I sette cani di razza Terrier sequestrati ai delinquenti che li facevano combattere nella Piana di Gioia Tauro non devono in alcun modo essere soppressi, perchè, trattandosi di animali aggressivi ed educati al combattimento, il rischio che dopo i giorni di osservazione si possa procedere al loro abbattimento è dietro l'angolo o che, in via alternativa, siano costretti ad una vita in canile». Lo afferma, in una nota, l'Associazione italiana difesa animali ed ambiente (Aidaa).

 

L'associazione chiede che «per i cani sequestrati ai sette delinquenti finiti in carcere, dopo il periodo di osservazione e cura, sia avviato un percorso di riabilitazione. Per questo motivo nei prossimi giorni raccoglieremo la disponibilità di veterinari-comportamentisti, educatori e responsabili di centri di recupero che vorranno dare la loro disponibilità al recupero di questi cani e li metteremo a disposizione della Procura della Repubblica di Locri in modo che possano essere verificate compatibilità e percorsi di recupero al fine di permettere un reinserimento sociale di cani che fino ad oggi hanno vissuto una vita di dolore e violenza».