Il coordinatore regionale analizza l'origine dell'emergenza: «Nessuna discarica da ampliare, bisogna costruire gli impianti di selezione»
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In tema di emergenza rifiuti riportiamo il commento di Giuseppe Campana, coordinatore Verdi Calabria.
«Il sistema dei rifiuti in Calabria, lo diciamo per l’ennesima volta negli ultimi anni, è il risultato di un ciclo dei rifiuti sbagliato ed è la cartina di tornasole di una raccolta differenziata inesistente non solo sul nostro territorio, ma in tutta la Calabria. Se ci fosse una differenziata seria, infatti, la quantità di rifiuti accantonati nei cassonetti sarebbe il 10% di quella che c'è adesso e conseguentemente non ci sarebbe stata nessuna crisi. Nessuna discarica da ampliare. Invece, ancora oggi, alle porte del 2020, mentre nel resto d’Europa i rifiuti sono una risorsa, nella nostra terra continuano ad essere un problema. Se continuiamo a scavare buche dove mettere i rifiuti continuiamo a non affrontare il problema».
«Bisogna costruire gli impianti di selezione.Bisogna creare impianti di valorizzazione del rifiuto, oggi tutto in mano ai privati. Se la politica non entra nella logica di “servizio al cittadino” non si arriva da nessuna parte. Scrivevamo qualche anno fa: il cittadino, per la cattiva gestione in Calabria, paga 3 volte la tassa sui rifiuti ( una delle più care in Italia) alla emissione della bolletta, quando si fanno le bonifiche (se si fanno) e quando ci arrivano le multe dall’Unione europea. Non possiamo continuare a vivere con l’incubo che, potrebbero palesarsi in questi giorni, di ritornare ad avere i rifiuti per strada. Ma non è l’unico problema. Il sistema rifiuti, si sa, è da sempre un problema spinoso, spesso i sindaci vengono lasciati da soli come è successo nelle ultime vicende delle Ato (Ambiti Territoriali Ottimali, un sistema integrato ed unitario tra comuni per la gestione dei rifiuti secondo criteri di efficienza, efficacia e economicità) dove il sindaco di Morano si è presa la responsabilità di collaborare per aprire un sito nel suo territorio e subito dopo ha dovuto fare marcia indietro. Risultato? ancora oggi tutto è fermo come al punto di inizio. Cambiare tutto perché nulla cambi».
«Bisogna che il cittadino possa essere informato sulla differenza che c’è tra un impianto di selezione e valorizzazione del rifiuto è una discarica di tal quale. L’impianto di selezione e valorizzazione potrebbe essere un vero e proprio insediamento produttivo. Mentre le discariche senza che il rifiuto venga trattato sono dei mostri pronti a contaminare la nostra terra. Ribadiamo da anni il nostro no, secco alle discariche per i motivi che abbiamo detto prima».