Dopo due anni di discussioni sterili e commissariamenti, l'Ato Cosenza ha recepito l'indicazione della Regione in merito al sito in cui allocare l'Ecodistretto per rendere autonoma la provincia sotto il profilo del riciclo e dello smaltimento dei rifiuti. L'area, individuata nel comune di Villapiana, è stata indicata come idonea anche dai tecnici dell'Arpacal. L'assemblea dei sindaci si è espressa favorevolmente all'unanimità dei presenti, con la sola astensione del primo cittadino di Carolei.

Concentrazione eccessiva

Prima del voto, però, la tensione era salita alle stelle in seguito all'intervento di Flavio Stasi, sindaco di Corigliano-Rossano e inizialmente contrario alla scelta di prevedere un secondo impianto nelle vicinanze di quello già funzionante di Bucita, a pochi chilometri di distanza da Villapiana, operativo per il trattamento dell'organico e dei materiali differenziati e indifferenziati, nel quale conferiscono i 33 comuni dell'area jonica. «Rischiamo un afflusso incontrollato di mezzi di trasporto di spazzatura ed una pericolosa concentrazione di rifiuti nella zona» ha detto tra l'altro, prima di accettare la soluzione prospettata.

Procedure in fase embrionale

La scelta di Villapiana consentirà di avviare il cronoprogramma di realizzazione dell'intervento. Le risorse, per un ammontare di circa 50 milioni, oltre a quelle disponibili per le opere complementari. Ma le procedure burocratiche non si sono ancora del tutto perfezionate e si potrà portare soltanto dopo aver superato eventuali resistenze della popolazione locale. «Allo stato - sottolinea il primo cittadino del comune jonico Paolo Montalti - dispongo soltanto di una valutazione di idoneità del sito. Io porterò la questione all'attenzione del consiglio comunale e poi della cittadinanza affinché il percorso possa positivamente proseguire insieme alla popolazione e solo nella convinzione che quanto ci accingiamo a costruire non sia in conflitto con la legittima volontà di continuare a vivere in un territorio sano, accogliente, che non incida in negativo sulle attività agricole e degli operatori turistici».

Un'opportunità da non perdere

Paolo Montalti è anche consapevole dei benefici derivanti dalla costruzione dell'Ecodistretto in termini di ricadute occupazionali e di crescita economica dei servizi dell'indotto. «Chi parla di discarica e confonde la nostra disponibilità come una sorta di tradimento verso la comunità, è in malafede». Rimane da sciogliere il nodo delle discariche.

Costi esorbitanti

Per tamponare l'emergenza si procederà alla stipula di una convenzione per il trasferimento dei rifiuti a Mantova ed in Svezia. Tra due giorni è in programma una riunione tecnico-operativa per definire le modalità di trasporto e conferimento. I costi saranno esorbitanti, attestati all'incirca sui 320 euro a tonnellata. Il triplo della tariffa ordinariamente corrisposta. Nel frattempo bisognerà prevedere l'allestimento di due discariche nella provincia per rendere il territorio autosufficiente.