Il fenomeno avverebbe già da giugno costringendo tanti a spostarsi o a rimanere a casa. Anche nel giorno di ferragosto le acque non hanno graziato chi voleva trovare rifrigerio al caldo imponente
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Acque melmose e verdastre. A Curinga il mare si presenta quasi quotidianamente così e l’esasperazione tra turisti, emigrati di ritorno e gente del posto, è ormai tanta. La situazione si starebbe ormai prolungando da giugno con episodi non occasionali ma continuativi.
«Il mare per i curinghesi, è diventato qualcosa di élite, chi ha i soldi va a trovare il mare pulito, gli altri, bagni di sudore a casa. Politici e amministratori vergognatevi», scrive una donna. «Tra qualche giorno verrò a Curinga, mi spiace il mare sia ridotto così perché potrebbe essere una spiaggia bellissima. Dieci anni fa non era così spesso sporco», commenta un ragazzo.
«Venire da fuori e trovare questo scempio puntualmente da qualche anno a questa parte è un profondo dispiacere...passa proprio la voglia di scendere!», fa eco una giovane. Eppure, secondo di dati Arpacal diffusi ad inizio stagione e basati sulle rilevazioni del 2020, Curinga è tra i punti di eccellenza per mare pulito. Peccato che ormai siano sempre meno coloro che fanno il bagno per paura di irritazioni e infezioni.