Il Sistema di sviluppo locale Sersale-Riserva Valli Cupe da oggi è “plastic free”. In ossequio all’iniziativa lanciata dal ministero dell’Ambiente “Plastic free challenge” - si spiega in una nota stampa - e considerato che entro il 2021 saranno in vigore le disposizioni dell’Unione europea che renderanno obbligatorio l’inasprimento nella lotta alla plastica, la città di Sersale e la Riserva naturale Valli Cupe «hanno responsabilmente scelto - afferma il sindaco Salvatore Torchia - di stare dalla parte dell’ambiente, decidendo di offrire il nostro contributo per tutelare la natura e in particolare mari invasi dalla plastica».

La delibera

E l’hanno fatto con un’apposita delibera siglata oltre che dal sindaco, dal suo vice Michele Berlingò e dagli assessori Francesco Ardimentoso, Mariateresa Rizzo e Angela De Fazio. Il Comune anche nella qualità di Ente gestore della Riserva naturale, passando dalle parole ai fatti, ha deciso di attivarsi immediatamente per eliminare per quanto possibile i prodotti plastici dentro la Riserva, dando mandato di interrompere gli acquisti in materiale plastico “vergine” privilegiando altri materiali o utilizzando plastica riciclata; di eliminare l’uso della plastica negli eventi pubblici organizzati direttamente dalla Riserva e nelle riunioni del Consiglio comunale; dando mandato ai responsabili di settore competenti affinché si promuova il plastic free per l’approvvigionamento con recipienti riutilizzabili scoraggiando l’uso dell’acqua in bottiglie di plastica.

La strategia

Ha altresì messo a punto “una strategia pluriennale volta a ridurre ed eliminare la plastica monouso nella Riserva, incentivando le iniziative anche private volte alla produzione di materiali naturali monouso plastic free e raccomandato di sensibilizzare anche i visitatori con appositi programmi di educazione ambientale. All’interno del Sistema di sviluppo locale Sersale-Valli Cupe, d’altronde, si sta già sperimentando un primo progetto alternativo alla plastica. Il direttore della Riserva Valli Cupe, Carmine Lupia, sottolinea che «consapevoli che le nuove norme escluderanno dal mercato i prodotti di plastica monouso, la cooperativa sociale “Raga” ha già introdotto nel nostro territorio, proprio per contenere il consumo di plastiche monouso, le cannucce vegetali da piante selvatiche».