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A distanza di quasi quattro mesi dalla terribile alluvione dello scorso 12 agosto che ha devastato i comuni di Rossano e Corigliano a parlare oggi è il sindaco di quest’ultimo che denuncia: ‘Nulla è stato fatto. Nonostante il Governo Generale abbia dichiarato lo stato di calamità – scrive il primo cittadino - stanziato fondi, nominato responsabili e la Regione Calabria abbia adottato le misure di competenza ancora nulla, nel concreto, è stato messo in atto’.
Il primo cittadino di Corigliano in una lettera indirizzata al Presidente della Regione Mario Oliverio, al Dipartimento della Protezione Civile della Regione Calabria, al Responsabile Regionale della Protezione Civile Carlo Tansi e al Prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao chiede che siano stanziati i fondi e si facciano gli interventi previsti e programmati dal Governo.
‘Con la stagione delle piogge in corso, la situazione è ancora più pericolosa. I corsi d’acqua a rischio esondazione – continua – non sono stati bonificati, per come più volte assicurato. Mancano uomini, mezzi e risorse. Lo Stato – conclude – intervenga al più presto’.