Allarme tumori nella Piana di Gioia Tauro. Da uno studio effettuato dall’Asp insieme all’Arpacal e all’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico di Bari-presentato nei giorni scorsi a Venezia- viene certificata un’incidenza anomala di neoplasie ai polmoni in tutta l’area tirrenica. Come riportato dalla “Gazzetta del Sud” infatti, i livelli di mortalità sono risultati essere superiori rispetto ad altre zone e sul punto sono necessari approfondimenti. Nel rapporto viene evidenziato che nel territorio della Piana, il quale si sviluppa su trenta comuni, e tra essi i più popolosi di Palmi, Gioia Tauro e Taurianova “sia i dati di mortalità che quelli di incidenza, in confronto con il resto della provincia reggina, confermano questo  eccesso di rischio dei tumori polmonari”.

I siti ambientali a rischio

Gli esperti hanno evidenziato come tra Palmi,Cosoleto, Polistena e Melicucco sono presenti quattro siti ambientali a rischio. Si tratta del torrente Vacale, tra Polistena e Melicucco; il torrente Sciarapotamo a Melicucco; la discarica al “Passo della Rena”, a Cosoleto; la discarica di calcare in località “Cropo” a Palmi”. Non mancano poi, nell’area, diversi impianti industriali come il termovalorizzatore regionale, la centrale a turbo gas a Rizziconi, il depuratore di Gioia Tauro e gli impianti a San Ferdinando. L’Arpacal, dal canto suo, mette nero su bianco che “i controlli effettuati sul campionamento di acqua delle sorgenti che si immettono nel torrente Budello a Gioia Tauro hanno evidenziato la contaminazione delle acque, da percolato proveniente dalla discarica(…) Gli eccessi osservati appaiono degni di approfondimento”- è scritto nel rapporto. Tutelare la salute dei cittadini è un obbligo morale, oltreché legislativo,  ma necessità anche l’impegno dei professionisti.