Ottocento chilometri di costa, quattordici siti di interesse comunitario marino e cinque siti di interesse comunitario costiero. Il progetto Sic Carlit condotto da Arpacal e finanziato dalla Regione Calabria inizia da qui: dalla risorsa mare e dai suoi fondali coperti da praterie di posidonia. L'iniziativa è stata illustrata questa mattina durante una conferenza stampa convocata alla Cittadella.

Mare straordinario

«Abbiamo esplorato tutta la straordinaria biodiversità marina che è presente nel nostro straordinario mare» ha precisato il direttore generale di Arpacal, Domenico Pappaterra. Una mappatura rigorosa condotta in tredici giorni con l'ausilio di una nave oceanografica messa a disposizione da Ispra e di strumentazione tecnologica all'avanguardia che ha consentito di stilare una cartografia dettaglia della fauna e della flora marina. 

Le qualità della Calabria

«È un progetto che valorizza le qualità della Calabria da un punto di vista naturalistico, ma ciò già si sapeva perchè sono doni della natura ma valorizza anche le nostre strutture tecniche, valorizza l'Arpa Calabria» ha aggiunto l'assessore all'Ambiente Sergio De Caprio. I rilievi e le ricostruzioni consentiranno così di approntare strategie di tutela e valorizzazione delle specie marine. Tutto il lavoro è confluito poi in Claudia, la stella marina digitale che consentirà di esplorare i quattordici siti di interesse comunitario in maniera interattiva.

Claudia, la stella marina

«Oggi la stella marina, sistema multimediale, vuole rappresentare e far vedere attraverso questi sistemi tecnologici quello che è presente nei nostri fondali. Queste grandi praterie di posidonia oceanica ma soprattutto un lavoro che utilizza le tecnologie moderne» ha concluso Pappaterra.