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Venticinque alberi monumentali vegetano nel Parco dell’Aspromonte (Reggio Calabria). Questo il primo elenco nazionale approvato dal Ministero delle politiche agricole e forestali. Rappresentano il lungo lavoro della natura, sono “portatori di un valore estetico, culturale e naturalistico”, e “accompagnano” la storia ed il sentimento delle popolazioni dell’Aspromonte. Da sempre sono oggetto di studio da parte della comunità scientifica locale ed internazionale.
Degna di rispetto la loro posizione a livello regionale. Circa il 30 per cento degli alberi monumentali presenti in Calabria, infatti, sono ospitati in Aspromonte che si attesta area dalla grande valenza biogeografica d’Italia. L’albero secolare tipico è considerato esempio di maestosità e longevità. In alcuni casi si tratta di vere e proprie rarità botaniche. In altri, recano un preciso riferimento ad eventi o memorie rilevanti dal punto di vista storico, culturale, documentario o delle tradizioni locali.
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Il presidente Giuseppe Bombino precisa: «Dall’Olmo campestre di San Lorenzo (su cui, recentemente, l’ente Parco ha avviato una importante operazione di tutela) alla Quercia ibrida di “Croce di Dio sia Lodato” a Samo, dal castagno di San Giorgio di Pietra Cappa al Tasso di Zervò (Santa Cristina), l’elenco dei nostri “edifici vegetali” è di grande rilievo scientifico e conferma la valenza naturalistica dell’Aspromonte quale “rifugio” per le specie floristiche e faunistiche. Gli alberi monumentali – conclude - consentono di diversificare le peculiarità del territorio e costituiscono punti di richiamo turistici ed escursionistici, nonché riferimento per attività formative e di educazione ambientale».
g.d'a.