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Il bacino idropotabile dell'Alaco, che fornisce acqua potabile a quasi tutti i comuni del Vibonese ed a buona parte di quelli del Catanzarese, risulterebbe da tempo inquinato per la presenza di benzene ed altri derivati, così come rilevato già nel 2013 dalle analisi delle acque del sito effettuate dalla stessa Arpacal.
“Alla luce delle questioni sollevate dagli onorevoli parlamentari, - si legge nella risposta della Commissione europea all'interrogazione Parlamentare a firma Ferrara/Pedicini - la Commissione chiederà chiarimenti alle autorità italiane circa lo stato attuale del corpo idrico e il rispetto delle disposizioni pertinenti delle direttive sopra menzionate”.
“Con la nostra interrogazione abbiamo voluto interessare la Commissione Europea - dichiara l'Europarlamentare M5S Ferrara – del grave rischio per la salute e per l'ambiente connessi al “caso Alaco”. Dalle indagini in corso - dal maggio 2012 la Repubblica di Vibo Valentia ha posto sotto sequestro il bacino ed i relativi impianti di potabilizzazione -, infatti, emergerebbe che l'acqua dell'invaso non sarebbe idonea al consumo umano, ragion per cui riteniamo sia fondamentale un adeguato ed urgente intervento di bonifica dell'intero sito”.