Insetti, topi, serpenti, cinghiali. Sono solo alcuni degli ospiti sgraditi che Giancarlo Fata, cittadino di Acquappesa, si è ritrovato nel giardino di casa in questa afosa estate 2023. Il motivo? La sua casa sorge a ridosso del torrente Acquafetida, che attraversa il paese e attualmente versa in condizioni di incuria e degrado. Lungo il letto del corso d'acqua, arbusti, rovi e sterpaglie sono cresciuti a dismisura, tanto da insidiare le case costruite lungo l'argine. Una di queste è proprio l'abitazione di Fata, che negli ultimi tempi convive con la paura di incendi e possibili esondazioni. «Siamo in una situazione di degrado assoluto», ha detto alle nostre telecamere.

La denuncia dei cittadini

Tale situazione, che si trascina ormai da tempo, è stata debitamente segnalata agli uffici competenti già nell'inverno scorso. Il 26 maggio il Dipartimento di Prevenzione, Igiene e Sanità Pubblica dell'Asp di Cosenza ha notificato al Comune di Acquappesa l'avvenuto sopralluogo nelle zone interessate dal torrente, proprio su segnalazione di Giancarlo Fata. L'esito è stato impietoso: «Sono presenti - si legge nel documento - piante di alto fusto, rovi, canne ed erbacce che oscurano completamente la visuale del letto del torrente, da dove iniziano le abitazioni fino alla foce. Il tutto rappresenta un rischio per la salute fisica delle persone che vi abitano, soprattutto con l'imminente inizio della stagione calda, in quanto la suddetta vegetazione è ricettacolo di rettili, topi, ratti e zanzare, pertanto necessita di una pulizia completa e straordinario con sfalcio delle erbacce e pulizia delle sponde del torrente».

Mancati interventi

Ad oggi, però, tali disposizioni non sono state osservate e la situazione è, se possibile, ancora più drammatica. «Ci troveremo in gravi difficoltà, non soltanto per le inondazioni - dice Fata , visibilmente preoccupato -. In caso di incendi l'unica strada percorribile è quella che costeggia il torrente», di cui oramai, a causa della fitta vegetazione, si intravede ben poco. Fata, inoltre, afferma di aver informato personalmente alcuni assessori e che il Comune, con in testa il sindaco Francesca Tripicchio, avrebbe ricevuto segnalazioni in più occasioni, anche in maniera formale. «Ma ad oggi non è stata trovata nessuna soluzione. E non parlo solo per me - conclude -, io sono soltanto uno dei tanti residenti che abitano in questa zona».