«Nella comparazione degli interessi in campo risulta prevalente quello di non rallentare la progressiva implementazione del servizio idrico integrato a livello regionale». Con questa motivazione il Tar Calabria ha rigettato questa mattina una nuova istanza cautelare proposta dal Comune di Pianopoli volta ad ottenere l'annullamento del cronoprogramma adottato dal commissario straordinario di Arrical, Bruno Gualtieri, con cui viene disciplinato il subentro di Sorical nella gestione del servizio idrico integrato.

Battaglia legale

Si tratta del sesto provvedimento di rigetto disposto dai giudici amministrativi nell'ambito della battaglia legale ingaggiata dalle amministrazioni comunali per avversare la riforma del sistema idrico e, nello specifico, il passaggio di competenze in materia idrica dai Comuni a Sorical. Già lo scorso aprile il Tar Calabria si era pronunciato sul caso, rigettando i ricorsi promossi dal consorzio intercomunale Acquedotto Vina, dal Comune di Polistena, dal Comune di Gioia Tauro, dal Comune di Cittanova e dal Comune di Cortale.

Gli accordi operativi

Le odierne motivazioni di rigetto rimangono identiche alle precedenti. «Risulta carente il periculum in mora» scrivono i giudici amministrativi. Anche perché con la seconda modifica introdotta dal commissario di Arrical si prevede «la stipula di accordi operativi tra Sorical e le singole gestioni esistenti, da approvare da parte della Autorità Rifiuti e Risorse Idriche della Calabria (Arrical) finalizzati anche a regolamentare la destinazione degli incassi correnti».

Nessun pregiudizio

Da ciò per il Tar Calabria «si evince l’assenza, allo stato, di alcuno specifico pregiudizio per l’ente ricorrente che abbia i connotati di concretezza ed attualità». Non esiste neppure «uno specifico pregiudizio di ordine economico-finanziario per l’ente ricorrente, atteso che le debenze di cui si dibatte rientrano nei costi di cui ai piani su cui calcolare la tariffa che il gestore del Servizio (nello specifico il Comune) è tenuto a riscuotere dall'utenza e, nei limiti di quanto dovuto, corrispondere a Sorical per la fornitura. Di converso, non è dato rinvenire previsioni che legittimino la Sorical ad incamerare e trattenere somme ulteriori a quelle corrispondente ai crediti di cui è titolare nei confronti degli enti attuali gestori».

Nuovo round

Tuttavia, la battaglia legale è tutt'altro che conclusa. Il Comune di Crotone e altri municipi del crotonese nei giorni scorsi hanno depositato un nuovo ricorso ma senza avanzare istanza cautelare. I giudici saranno quindi chiamati a pronunciarsi nel merito.