Un'ordinanza di divieto di utilizzo dell'acqua è stata emanata ieri dal sindaco della città di Catanzaro, Sergio Abramo, dopo le analisi compiute dall'unità di Igiene e Ambiente dell'Asp che ha riscontrato la non conformità ai parametri di batteri coliformi. Nello specifico le utenze interessate dall’ordinanza sono quelle di Cafarda, Sant’Elia, via Sila, località Visconte, via Onofrio Colace, Piterà, Vicenzale, Janò, rione Santacroce, Pontegrande, Pontepiccolo, via Madonna dei cieli, il tratto di viale Pio X da via Luigi Rossi a salire e nel parco della Biodiversità. Oltre dieci i quartieri interessati dall'ordinanza.

Allarme tra i cittadini e disagi per i gestori di attività commerciali, tutti sono dovuti correre ai ripari acquistando casse d'acqua naturale per ovviare al problema. «Solo adesso si è saputo ma finora quanto ne abbiamo bevuta acqua?» -- commenta un residente del quartiere Pontegrande. «Siamo tutti preoccupati - ha continuato - perchè questi controlli bisognerebbe farli periodicamente».

«Abbiamo dovuto approvvigionarci d'acqua in altre zone dove non c'è l'allarme - ha chiarito il titolare di un panificio - Questi sono casi che non dovrebbero verficarsi purtroppo siamo nel 2000 e ancora succedono". "Per noi è un grande disagio - ha aggiunto la dipendente di un bar-tavola calda - perchè noi ci serviamo dell'acqua per la preparazione dei piatti, al momento stiamo utilizzando le bottiglie d'acqua acquistata al supermercato. Un mio amico mi ha fatto prendere uno spavento perchè mi ha detto che era il colera, ma credo che ci sia qualche escremento».