Reati ambientali in leggera flessione ma ancora molte le criticità per il nostro mare. È quanto emerge dal report “Mare monstrum” redatto da Legambiente. Un quadro non lusinghiero per la Calabria che se da un lato registra una crescita delle demolizioni di ecomostri, dall’altro riporta ancora troppi illeciti amministrativi.

Il report Mare monstrum di Legambiente

Abusivismo edilizio, deficit di depurazione e inquinamento, assalto al patrimonio ittico e alla biodiversità. Dagli illeciti penali a quelli amministrativi, quest’anno, per la prima volta, Legambiente presenta un quadro completo delle violazioni alle leggi che tutelano mari e coste: 55.020 mila i reati contestati nel 2021 alla media di 7,5 ogni chilometro di costa, ossia un illecito ogni 133,3 metri.24.900 le sanzioni, 20.485 le persone arrestate o denunciate, 7.021 i sequestri, 392 le società denunciate e 270 quelle sanzionate. Tra sequestri e sanzioni, il business del mare violato è di oltre 626 milioni di euro, in flessione rispetto al 2020: la maggior parte delle misure riguarda l’inquinamento e i rifiuti, con oltre 577 milioni di euro.

Calabria maglia nera

A guidare la classifica delle aggressioni all’ecosistema marino su base regionale è, anche nel 2021, la Campania, seguita da Sicilia, Puglia, Toscana, Calabria e Lazio. Prima regione del Nord è il Veneto, mentre nelle quattro regioni a “tradizionale presenza mafiosa” - Calabria, Campania, Puglia e Sicilia - si concentra il 46,1% di tutti i reati e gli illeciti amministrativi accertati nel nostro Paese.

Analizzando, invece, i reati per chilometri di costa, la classifica cambia radicalmente: qui il primo posto è della Basilicata, seguita da Abruzzo, Molise, Emilia-Romagna, Veneto e Campania.

Abusivismo e reati in materia ambientale

Il fattore di pressione di gran lunga prevalente rimane quello del ciclo illegale del cemento, dalle villette abusive all’occupazione illegale delle spiagge, che da solo rappresenta il 50,3%del totale degli illeciti accertati, seguito dall’illegalità connessa ai fenomeni d’inquinamento e alla gestione dei rifiuti (25,3%)e dalla pesca di frodo (20,8%). Chiudono questa classifica, con il 4%, le violazioni relative al Codice della navigazione anche nelle aree marine protette. 

Focus Calabria

Nella classifica del mare illegale, sulle attività illecite, la Calabria si colloca al 5 posto con 4.629 illeciti di cui 1.850 reati e 2.525 infrazioni amministrative. Quinto posto anche per il ciclo illegale del cemento nelle regioni costiere con 2.247 illeciti di cui 1.086 reati e 1161 infrazioni amministrative.

Nella classifica del mare inquinato, la Calabria è al 6 posto con 1.045 illeciti di cui 509 reati e 536 infrazioni amministrative. Nella pesca illegale, la regione è al 4 posto con 902 reati di cui 233 reati e 669 infrazioni amministrative.

Sequestri e sanzioni in Calabria

Illeciti che grazie al meritorio lavoro di Forze dell’ordine, Capitanerie di porto e Magistratura sono venuti alla luce e che hanno portato a numerosi sequestri, arresti e sanzioni in tutti i settori. Segnali positivi anche nel contrasto all’abusivismo edilizio: demoliti alcuni fabbricati abusivi sul demanio a Rossano, in provincia di Cosenza. Abbattimenti in contrada Nubrica, che seguono quelli già avvenuti nei mesi precedenti in Contrade Fossa, Gammicella e Zolfara. Poche settimane dopo, a Sibari, frazione di Cassano allo Ionio, alcuni cittadini raggiunti da ordine di demolizione hanno proceduto all’abbattimento dei manufatti. A queste, va aggiunta la demolizione di una dozzina di villette del villaggio sul demanio marittimo a Caminia di Stalettì.

Abusivismo e mala depurazione

«Ancora una volta il dossier Mare Monstrum - afferma Anna Parretta, presidente di Legambiente Calabria - sottolinea con estrema precisione i tanti coni d'ombra illegali che oscurano la Calabria a partire dall'abusivismo edilizio e dalla mala depurazione. Nel ribadire l'encomiabile opera della Magistratura e delle Forze dell'ordine ci preme ribadire quanto risulti essenziale intensificare le attività di prevenzione e controllo nei confronti degli ecocriminali per fronteggiare le aggressioni al nostro grande patrimonio marino e costiero. Nonostante le ombre, ci sono, in Calabria, segnali di speranza nell'operato delle istituzioni, delle associazioni e di tutti i cittadini che hanno a cuore la tutela dell’ambiente e la salute dei cittadini». «Stiamo vivendo – conclude Parretta - una stagione di grande trasformazione, condizionata dai mutamenti climatici, che sta investendo la nostra Regione, da cui dobbiamo trarre i giusti insegnamenti per trasformare la crisi in opportunità, ad esempio attraverso lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabile, e per diffondere la consapevolezza che la terra ed il mare devono essere destinatari di un profondo rispetto».

Goletta verde 2022

È l’eolico off-shore uno dei temi portanti della 36esima edizione di Goletta Verde che riprende il largo e riparte insieme a Goletta dei Laghi, al suo 17esimo anno di attività. A bordo di Goletta Verde 2022 viaggiano i temi della lotta alla crisi climatica, della depurazione, del beach e marine litter, della salvaguardia della biodiversità, della promozione delle rinnovabili e, su tutti, dello sviluppo dell’eolico off- shore cui Legambiente dedicherà uno speciale focus durante alcune tappe della campagna. In Calabria la tappa è in programma a Catanzaro (24 e 25 luglio).

Goletta dei laghi 2022

A bordo di Goletta dei Laghi viaggiano i temi degli scarichi non depurati e inquinanti, incuria, inquinamento da microplastiche, cementificazione e captazione delle acque sono, ancora una volta, temi al centro di Goletta dei Laghi, che monitora lo stato di salute dei bacini lacustri italiani e ne denuncia le criticità, promuovendo al contempo esempi virtuosi di gestione e sostenibilità. In Calabria tappa in programma ad Arvo (1 agosto) e Cosenza (2 agosto).