Mancavano le necessarie autorizzazioni come l'indicazione di pericolosità dei pini. Il taglio sarebbe avvenuto a “discrezione” della ditta esecutrice dei lavori
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Sequestrata area a Pizzo a seguito del taglio di circa 50 alberi. Più nel dettaglio, gli agenti della Polizia locale di Pizzo e i carabinieri forestali hanno sequestrato aree di località Colamaio dove il Consorzio di bonifica ha proceduto all'abbattimento di oltre 50 pini e di quattro cataste di legna nei pressi della pineta. Il decreto è stato notificato al titolare della ditta incaricata dei lavori e al tecnico incaricato dal Consorzio di bonifica.
Alla base del provvedimento vi sarebbe l'assenza di una serie di necessarie autorizzazioni quali ad esempio l'indicazione di pericolosità certificata da un agronomo e così, dalla semplice potatura dei rami pericolanti, che era stata programmata per tempo sino al confine con Acconia di Curinga, si sarebbe invece passati all'abbattimento totale dei pini a "discrezione" della ditta esecutrice dei lavori. Non è la prima volta che si verifica un episodio del genere nella pineta che costeggia il litorale della località balneare del vibonese: ad aprile di quest'anno infatti, tre persone erano state denunciate in stato di libertà per il taglio illegale di oltre 160 alberi.