La pista da trekking c’è, sull’incantevole costone che collega Vibo Valentia e Pizzo, ma da due mesi ci sono anche tante discariche ai bordi del sentiero.

Torna a farsi vedere l’inciviltà dei cittadini, lungo il percorso chiamato “della Littorina”, ma questa volta come non mai emerge anche l’indifferenza degli uffici comunali vibonesi. Abbiamo percorso la pista sia dal lato di Vibo, sia dall’ingresso sulla Provinciale che collega Pizzo e Maierato, e su entrambi i fronti abbiamo trovato – tra panorami mozzafiato e una macchia mediterranea impareggiabile – una decina di microdiscariche, canneti che impediscono il passaggio e i segni degli incendi che devastano la zona.

 

Inerti, calcinacci, copertoni e ingombranti, che sarebbero stati lasciati negli ultimi due mesi visto che – come dimostrano i tempi delle denunce di Carmelo Saccone - un vacanziere che ha la casa nei pressi del tracciato – fino alla primavera scorsa la pista non era ancora così tanto degradata. Proprio la testimonianza del pizzitano trapiantato a Milano fotografa l’incuria della pubbblica amministrazione: «Dagli inizi di agosto ho inviato diverse mail al Comando della Polizia locale di Vibo, ho finanche dovuto sollecitare un sopralluogo tramite i carabinieri, ma ancora oggi nulla è stato fatto – spiega Saccone – ma la cosa che provoca più imbarazzo è che dal Comune non mi è arrivata nessuna risposta dopo i tanti solleciti di persona, al telefono e per lettera al comandante Nesci».

 

Non bastano i rifiuti, quindi, a rovinare le vacanze si mettono pure l’indifferenza degli uffici e l’impossibilità di far rimuovere le discariche che ancora punteggiano «un percorso che – afferma Lorenzo Boseggia, presidente di Kalabria Trekking – è stato inaugurato tre o quattro volte, evidentemente tutto è inutile visto che se mancano la manutenzione e la pulizia si ritorna punto e a capo».