Certamente al corrente dell’ordinanza con cui il sindaco, Giovanni Politano, ha imposto la «bonifica area Piano Torre […] in danno alla Società G.S.A. S.r.l.» lo scorso 31 gennaio (prot. n. 1624), l’ex consigliere regionale Graziano Di Natale – probabilmente perché i termini di esecutività del dispositivo sindacale potrebbero trascorrere invano, come è già accaduto in altre quattro occasioni  – è voluto intervenire nell’ambito della vicenda che riguarda un intero quartiere di Paola, passato dall’essere tra le più suggestive terrazze sul mare della città, a ricettacolo di vari tipi di degrado.

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Interlocutore dei residenti del rione già al tempo in cui era componente essenziale nella maggioranza di governo che ha amministrato la città del Santo dal 2017 al 2022, Graziano Di Natale è oggi uno dei maggiori sponsor dell’esperienza targata Politano, avendo ottenuto – con il suo movimento “La migliore Calabria” – un risultato elettorale che è valso ben tre seggi in consiglio comunale e due assessorati tra i cinque che compongono l’esecutivo attualmente alla guida della città.

La richiesta dell’avvocato paolano verte sempre sull’urgenza di sgomberare giardini e costruzioni dall’eternit, che in lastre marcescenti accatastate in giardini o a copertura di qualche veranda, è ancora massicciamente presente tra le vie più frequentate del quartiere. Oltre all’amianto, vero e proprio spauracchio per i residenti, l’invito a pulire formulato da Di Natale, riguarda anche opere di disinfestazione da piante e animali, ma anche di controllo del territorio, perché pare che i molti immobili disabitati del rione, alle volte vengano utilizzati come rifugi di fortuna da vagabondi e senza tetto non sempre inclini alle buone maniere.

Per tenere alta la guardia e soprattutto l’attenzione della collettività, l’ex consigliere regionale ha anticipato l’intenzione di organizzare, a breve, un flash mob, coinvolgendo scuole di danza e artisti locali in una manifestazione, con cui si confida di convincere la società proprietaria di edifici e terreni ad agire nel verso di ciò che, dal 2019, ben due sindaci stanno intimando di seguire. Almeno questo sperano anche i residenti.