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La chirurgia plastica e plastico-ricostruttiva è una branca della chirurgia che si propone di correggere e riparare i difetti morfologico-funzionali o le perdite di sostanza di svariati tessuti (cute, sottocute, fasce, muscoli, ossa, ecc.) sia congenite, che secondarie a traumi, neoplasie o malattie degenerative.
Per coprire le aree di perdita di sostanza sono molteplici le tecniche ricostruttive. Le più utilizzate sono gli innesti e lembi.
Gli innesti sono porzioni di tessuto che vengono completamente distaccate dall'area donatrice (ad esempio cute dall'addome o dalla coscia), per essere trasferite ed impiantate nell'area ricevente (ad esempio una perdita di tessuto cutaneo di un braccio o di una gamba conseguente ad un trauma). I lembi sono porzioni di tessuti (singoli o compositi) che mantengono una connessione (chiamata "peduncolo") con l'area donatrice e vengono trasferiti sull'area ricevente (che deve essere pertanto limitrofa a quella donatrice) mediante movimenti di scorrimento o rotazione.
I lembi possiedono una vascolarizzazione propria. I lembi microchirurgici (o "microvascolari") sono l'evoluzione più moderna dei lembi. Si tratta di lembi a vascolarizzazione assiale nei quali il peduncolo viene adeguatamente identificato ed isolato ("scheletrizzato") e successivamente reciso, per permettere il trasferimento del lembo a grande distanza.
La chirurgia plastica è una delle poche specializzazioni chirurgiche non "distrettuali" o di "apparato" opera quindi su qualsiasi distretto corporeo. Ciò comporta che la chirurgia plastica abbia diverse sub-specializzazioni: la chirurgia della testa-collo, la chirurgia della mammella, la chirurgia della mano, il rimodellamento corporeo (il cosiddetto body-contouring), la chirurgia degli arti inferiori, la chirurgia delle ustioni, la chirurgia ricostruttiva, la chirurgia estetica.
Da queste considerazioni risulta evidente come il chirurgo plastico debba possedere non solo conoscenze approfondite, frutto di anni di esperienza in sala operatoria, ma anche spiccato gusto artistico e senso delle proporzioni oltre a doti umane e psicologiche che gli consentano di relazionarsi correttamente con il candidato all’intervento.
Un grande maestro della chirurgia plastica, a livello mondiale, è stato Ivo Pitanguy. Morto a 93 anni, è stato uno dei chirurghi plastici più famosi al mondo, soprannominato “il filosofo della chirurgia plastica”. A lui si rivolgevano ricchi e personaggi famosi di tutto il mondo. Tanti furono gli allievi del grande Professore e su uno di loro, il pioniere della chirurgia plastica, ha riposto molta fiducia e stima. Si tratta di Francesco Mazzarone. Mazzarone si è formato sotto la scuola del Pitanguy di cui fu allievo negli anni della specializzazione in chirurgia plastica dopo aver conseguito la laura in Medicina e Chirurgia all’università Federale di Rio de Janeiro. A lui, il re dei chirurghi plastici, ha affidato la direzione del reparto di Chirurgia plastica della Pontificia università cattolica di Rio de Janeiro, da lui fondato. Oggi Mazzarone è titolare della cattedra di chirurgia plastica della Pontificia università Cattolica di Rio de Janeiro e, dal 2016, è Primario del reparto di Chirurgia Plastica della Santa Casa della Misericórdia di Rio de Janeiro. In Calabria il Professore presta supporto agli Ospedali Riuniti del Gruppo iGreco.