Occhiuto racconta le sue riforme: «I Consorzi? Facevano clientela, ora lavorano»
«Le riforme hanno bisogno di tempi lunghi per riverberare i loro effetti però già si possono misurare nel breve periodo». Il governatore Roberto Occhiuto, ospite oggi di Dentro la Notizia, l’approfondimento quotidiano condotto da Pier Paolo Cambareri, spiega la propria scelta di ricandidarsi alla guida della giunta regionale. E prova anche a tirare le somme di quanto fatto finora in alcuni settori.
«Parliamo di Arrical – esordisce –: fino a tre anni fa c’erano i rifiuti che arrivavano ai terzi piani dei palazzi, oggi i rifiuti non ci sono più perché abbiamo modificato il modello di governance del nostro sistema. Ci sono ancora tanti problemi ma ce ne stiamo occupando». E poi Sorical che «era una società in fallimento: ora l’abbiamo portata fuori dalla liquidazione e abbiamo programmato investimenti importanti per la manutenzione delle reti».
Altro settore in cui Occhiuto ritiene di aver dato una scossa è quello dei Consorzi di bonifica: «Ve li ricordate i dipendenti sui tetti dei palazzi senza stipendi? Oggi questo problema lo abbiamo risolto e abbiamo chiuso i rubinetti clientelari dei Consorzi, che erano diventati dei carrozzoni in cui anziché pagare gli stipendi dei dipendenti si facevano altre cose. Il sistema non è ancora in equilibrio ma abbiamo chiuso questa emorragia di risorse che non erano nemmeno utili a pagare gli stipendi dei poveri lavoratori. Ma soprattutto il Consorzio unico di bonifica si sta occupando di bonifica, ha pulito molti canali e condotte che non erano mai stati puliti».
Le voci dei più anziani sulla fusione del capoluogo con Rende e Castrolibero in vista del referendum. I più sono favorevoli, a dispetto dei preconcetti. Ma c’è anche qualcuno che resiste e parla di «questioni identitarie»