Era arrivato a Vibo Valentia circa dieci anni fa. Una lunga e importante parentesi nella storia della Vibonese calcio e nella sua carriera. Per Danilo Beccaria è il momento dei saluti. Il direttore generale del club rossoblu lascia la squadra e la città, e si aggiunge agli altri due addii, quello del tecnico Giacomo Modica e del direttore sportivo Simone Lo Schiavo. Ma è innegabile che questo, per ruolo e durata, è l’addio più importante.

 

Beccaria affida i suoi saluti ai social, ripercorrendo «un decennio incredibile, che ho avuto la fortuna – dice – di condividere con amici vecchi e nuovi, dove è successo davvero di tutto: retrocessioni, promozioni, playout, playoff, spareggi, ripescaggi, conquiste di campionati, controversie in lega, vittorie nei derby contro Cosenza, Reggina e Catanzaro e tante cocenti sconfitte…». Ricorda poi gli anni «difficili e caldi dei campi dell’eccellenza calabrese e della serie D» fino ai match in «stadi come Bari, Catania, Avellino, Trapani, Lecce, Foggia, Caserta, senza mai sfigurare, anzi tante volte uscendo fra gli applausi e la simpatia del pubblico locale che iniziava a scoprire questa nuova realtà del calcio calabrese, mai così in alto».

 

Quanto al club, il dg lo ha visto «in questi anni cresciuto molto, soprattutto dal punto di vista dell’immagine e dell’organizzazione, adesso la Vibonese è considerata una realtà nazionale, stimata dagli addetti ai lavori per la sua stabilità e serietà nel mantenere gli impegni presi». Le dimissioni verranno formalmente presentate la prossima settimana, «ma lascio la squadra e la società in buone mani!». Poi i ringraziamenti: al presidente Caffo, al segretario Mancini, all’«amico» Lo Schiavo, ed a tutti i dipendenti che negli anni ha incontrato, così come a tutti i «calciatori, allenatori e preparatori».

 

Per ultimi, ma non per importanza, Beccaria ringrazia i tifosi: «Ai sostenitori della tribuna, agli abbonati e agli splendidi ragazzi della curva che in questi anni hanno macinato migliaia di chilometri fra cori, striscioni e bicchieri di vino! Grazie all’attuale Curva Est, ma anche ai UV95, Supporter, Vecchia Guardia, Cani Sciolti, Lions e chi più ne ha più ne metta…». Infine una promessa: «La mia è stata una passione verso la squadra che rappresenta la mia città e chi mi conosce sa che è impossibile che io vada a dedicare il mio tempo per sostenere altre città, quindi mi avrete fra i piedi ancora per molto tempo fra le strade di Vibo o fra i seggiolini dello stadio che spero di vedere presto gremiti».