Doveva essere il big match del settimo turno del campionato di Promozione, Girone B, fra Stilomonasterace e Virtus Rosarno, due squadre candidate a lottare per i vertici della classifica fino alla fine. Invece la sfida è durata poco meno di mezz'ora, sul parziale di 0-0, poiché è subito degenerata in un parapiglia generale che ha portato l'arbitro Basile a sospenderla in via definitiva. Un polso non troppo duro, forse, per poter gestire un determinato match e forse anche questo ha contribuito a decretare l'anticipato triplice fischio. 

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La versione di Origlia

A ripercorre il tutto e a dare la sua versione dei fatti è stato il direttore generale Nicola Origlia: «Gli altri possono dire ciò che vogliono, ma siamo stati noi quelli aggrediti e non viceversa. Tutto è nato da un fallo ai danni del nostro giocatore Ghergo, con Alvarez che gli tira un calcio, ma il direttore di gara non si accorge di nulla e vede solo la reazione del nostro difensore argentino. In quel momento, con Ghergo che discuteva con l'avversario, si è avvicinato un altro mio giocatore, Suraci, in difesa del compagno ma il numero 2 della Virtus Rosarno, posizionatosi appena dietro Alvarez, tira una gomitata allo stesso Suraci anche questa non vista dall'arbitro Basile e segnalata dal guardalinee, con conseguente espulsione. Da lì in poi si è accesa una rissa tra calciatori, ma non è assolutamente vero che è stato aggredito il guardalinee dai giocatori dello Stilomonasterace, i quali hanno solo protestato. Inoltre, alcuni giocatori della Virtus Rosarno si sono messi all'inseguimento di Ghergo, con quest'ultimo che nel frattempo stava andando fuori dal campo, e anche qui il direttore di gara non è intervenuto decretando, di fatto, la sospensione della partita per mancanza di condizioni nell'andare avanti poiché si erano formate diverse risse in campo e non una». Entrambe le squadre, adesso, attendo il responso del referto arbitrale e la decisione del Giudice Sportivo che avverrà giovedì.