Il Locri riparte da Agrigento e non sarà certo una partita facile. Il fanalino di coda del girone pubblica i numeri del Locri, richiama i suoi tifosi e il neo presidente rilancia l’obiettivo salvezza. È scesa anche sul mercato l’Akragas di Favarin, assicurandosi Domagoj Pusic a centrocampo.

Il Locri risponde con un lavoro altrettanto metodico e tattico che ha caratterizzato la sosta. Circolano dei nomi in entrata e uno potrebbe essere il centrocampista Emmanouil, che ha già militato in alcune compagini calabresi. È amaranto Milan Kremenovic, difensore centrale tedesco classe 2002, ex Reggina.

Zito riscontra cultura del lavoro ma si sente in piena fase di costruzione della personalità amaranto; quindi, non si sbilancia e conta sull’equilibrio dei suoi ragazzi. Palla al centro in tutti i sensi quindi all’Esseneto di Agrigento, con fischio d’inizio alle 14:30, di domenica 5 gennaio, sotto la direzione di Filippo Vigo di Lodi.

I padroni di casa sono caduti undici volte, nove invece i calabresi. La differenza più evidente consta nelle vittorie, sei contro le due dei siciliani. Il miglior “calcio d’angolo” agrigentino è stato quello di mettere a segno dei pareggi ma la posizione in classifica è rimasta sempre l’ultima, con l’aggravante della condizione morale. Questa potrebbe ribaltarsi in grinta e caparbietà, cercando come ancora di salvezza proprio il non aver nulla da perdere. Lo sanno bene Tuccio e Meola, Lo Faso e Palazzolo, incaricati da Canzonieri di risalire la china.

Il Locri di Zito lavora su altri piani e viaggia nelle acque che vanno dalla prima squadra fuori dai play off all’ultima fuori dai play out, in balia delle onde proprie e altrui. Il mare però è in tempesta e questo rende la rotta instabile.