Il calciatore nato ad Acri è ritornato in campo dopo essere guarito dal virus ed oggi pomeriggio è stato protagonista del successo in extremis del Monopoli sui siciliani
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Un gol per dare un calcio al covid-19. Sarebbe questo il titolo perfetto per raccontare della fine della pandemia e della vittoria sul SarsCov-2. Per il momento, però, l’umanità intera è costretta (ahinoi) ad attendere. Questo titolo calza invece a pennello per raccontare la storia di Orlando Viteritti, terzino classe ’94 del Monopoli e calabrese di nascita.
Viteritti è infatti di Acri, in provincia di Cosenza e da qualche anno calca i campi della Serie C. Prima di approdare a Monopoli ha vestito la maglia del Potenza ma nella terza serie italiana ha militato anche con il Rende. Per il salto di categoria forse gli è mancato solo un pizzico di fortuna, che magari presto troverà.
Oggi pomeriggio Orlando è stato protagonista nella vittoria del Monopoli sul Palermo: un successo all’ultimo respiro con un destro chirurgico in diagonale del calciatore calabrese al terzo dei quattro minuti di recupero. Un gol che ha permesso ai biancoverdi di ribaltare il risultato che li aveva visti passare in svantaggio al 29’ del primo tempo, per poi pareggiare con De Paoli al 43’ della seconda frazione. In extremis il gol e la gioia liberatoria di Viteritti (entrato al 39’ della ripresa) e per i pugliesi 3 punti importanti nella corsa per evitare i play out.
Una gioia liberatoria
Quella gioia liberatoria dopo aver segnato, è anche l'urlo di chi ha la voglia di ricominciare a vivere, ritrovando la normalità dopo una parentesi di vita personale che ha visto Viteritti (ed altri calciatori del Monopoli) contrarre il covid-19. «Il risultato negativo del tampone molecolare mi è stato comunicato questa mattina – ha affermato Viteritti nel post gara – ed ho dunque raggiunto i miei compagni al ristorante e già questa per me è stata una vera e propria emozione». Venti giorni di assenza dal campo e dagli allenamenti con i compagni ma oggi una piccola rivincita: «Dopo la partita giocata in casa della Vibonese - dice il giocatore - ho avuto i primi sintomi e da allora sono rimasto in casa per oltre 20 giorni. Oggi appena entrato avevo un’adrenalina pazzesca che ho scaricato con il gol. Una rete che dedico alla mia famiglia, alla mia ragazza ed a mia nonna che da lassù fa il tifo per me». Ed infine anche un aneddoto curioso raccontato da Viteritti :« Prima di entrare il mister (Giuseppe Scienza ndr) mi ha detto che gli sarebbero bastate due giocate, io gli ho risposto che invece me ne sarebbe bastata una e così è stato»