Meglio un punto che niente. Meglio un pareggio che un’altra sconfitta. E poco importa se il freno a mano in termini di vittorie resta ancora tirato. Il Cosenza di fontana non carbura e allora è meglio accontentarsi di una X che, per il momento, calma un piazza già infuocata. Al San Vito-Marulla la Fidelis Andria fa un figurone. Il Cosenza evita la figuraccia al fotofinish. A togliere le castagne dal fuoco  il timbro di Pascali al minuto 94. A salvare i rossoblu, però è soprattutto il portiere Perina prodigioso nel chiudere la saracinesca ed evitare il colpo del kappaò, in almeno due occasioni,  dopo il vantaggio ospite di Curcio.

 

Grazie al…palo

Ci pensa il palo, invece, a salvare la Reggina da un clamoroso controsorpasso del Matera. Al Granillo gli amaranto giocano alla perfezione per 50 minuti, centrando anche il bersaglio grosso sull’asse De Francesco-Porcino. Poi crollano. I lucani prima ristabiliscono gli equilibri con il neo entrato Serincola e sul gong sfiorano il gol del 2-1 con Battista. Legno centrato in pieno. Ed un punto a testa.

 

Sconfitta ala veleno

Bottino che ha rischiato di portare via da Lecce anche il Rende mai domo in terra salentina ma colpito e affondato al da Mancosu al 61esimo. Gol al veleno quello del centrocampista cagliaritano, partito forse in offside, che ha fatto andare su tutte le furie il club silano.

 

Lo sfogo su Facebook di Francesco Forte

«Siamo il Rende calcio e quindi pretendiamo anche noi massimo rispetto. Non si può perdere così una grandissima partita da parte nostra su un campo difficile come quello di Lecce dove a tratti abbiamo dettato legge. Sono fiero ed orgoglioso di combattere e difendere questi colori. Così ci toglieremo tante soddisfazioni. Complimenti a tutti i miei compagni di squadra. A testa alta sempre».

 !banner!

Primo sorriso a domicilio

Gioisce, invece il Catanzaro. al primo successo esterno dell’anno. Nel giorno in cui presente e passato si intrecciano, le aquile giallorosse sbancano Bisceglie facendo piangere l’ex Zavettieri. Gioco poco spettacolare ma efficace quello prodotto dagli uomini di Erra bravi a capitalizzare al massimo le occasioni avute. Letizia da il là al successo blindato da Cunzi nel finale. Nel mezzo il rigore fallito dai padroni di casa. Vince l’Uesse.