Un armamento antico usato per navigare a vento dalle Marinerie del Mediterraneo al tempo in cui esse erano al centro di floride rotte commerciali che passavano anche da questi luoghi. «Per richiamare alla memoria la storia antica del nostro territorio, per salvaguardarne la memoria e per non disperdere la pratica della peculiare Vela latina, contraddistinta da un particolare taglio triangolare e dall'utilizzo di cime in canapa e di imbarcazioni prevalentemente restaurate e pitturate ad olio senza sostanze sintetiche. Per tutte queste ragioni, un gruppo di amici, amanti del mare e della vela, quattro anni fa a Catona, periferia nord di Reggio Calabria, ha fondato l’associazione Antica Marineria Catonese che ha già organizzato, compresa quella di quest’anno, tre edizioni della Vela latina dello Stretto», ha spiegato il presidente del sodalizio Luigi Stilo.

Vincitori di questa regata odierna, promossa in collaborazione con il circolo velico di Reggio Calabria e inserita a pieno titolo ormai in un circuito nazionale, è stato l'equipaggio catonese Nonna Silvana, composto dai giovanissimi armatori reggini Carmelo Iannò, anche timoniere, Giuseppe Berretta, da quest'anno il nuovi detentori del Trofeo intitolato a San Francesco Da Paola.Nelle due sottocategorie, relative a tipo di imbarcazione Gozzi (con prua e poppa tozzi) e Lance, vincitori sono stati rispettivamente gli equipaggi Nonna Silvana e Mastro Ignazio, quest'ultimo equipaggio a bordo della Vichinga III, giunto in Calabria dopo aver vinto il campionato nazionale la settimana scorsa nella baia di Sciacca.

Attirati dal buon vento che spira nella baia di Catona e dai legami che nel tempo si creano tra gli appassionati di vento e vela, fin dalla prima edizione, partecipa infatti l’equipaggio Mastro Ignazio, proveniente da Marsala.«Con Gianvito Dara, Daniele Listro, Giuseppe Cudia, Roberto Liuzza, abbiamo conquistato la settimana scorsa il titolo di Campioni nazionali. Sucito dopo siamo venuti volentieri qui a Reggio in occasione di questa regata particolare, alla quale ogni anno partecipiamo, in un baia così favorevolmente ventosa. Con me oggi gli altri campioni nazionali Daniele e Gianvito», ha raccontato il campione Pasquale Vitaggio.

Una pratica antica che si avvale prevalentemente di imbarcazioni anch’esse antiche e restaurate, che appassiona molto anche i giovani e pure intere famiglie come quella dell’equipaggio Lady Dany, proveniente da Acciaroli in provincia di Salerno.«Pratico questo sport dal 2018, da quando mio marito ha costruito l'imbarcazione. Condivido, infatti, con la mia famiglia questa passione. Il mio equipaggio è infatti composto da mio marito, i nostri figli e due amici. Ci piace tanto questo mare così particolare e pieno di correnti e dove abbiamo anche vissuto l'affascinate esperienza della regata dello Stretto», ha raccontato Daniela Salomone dell'equipaggio Lady Dany.

Una regata in cui a vincere, comunque, è sempre la passione che unisce tutti coloro che vi partecipano. Nessun motore ma solo vela e remi per danzare sulle onde dello Stretto e guidati dal vento e dal suo fluire.