C’è una  Reggina che entusiasma. O meglio c’è stata. Ed un’altra che fa disperare. Passato e presente in riva allo Stretto. Tutto in sei partite. Le ultime sei partite. Da quelle parti capita che tocchi il cielo con un dito, dopo aver battuto il Catania, e poi rotoli a terra fino a quasi toccare il fondo, “resuscitando” il fanalino di coda Akragas.

Il calcio dà e poi toglie

Da una media playoff ad una da retrocessione. Eppure il bottino in classifica non è “malaccio”. Anzi. Di sicuro molto meglio dello scorso anno quando la Reggina navigava tra le palude della graduatoria generale ed oggi invece si trova a tre lunghezze dagli spareggi promozione.

Fiducia incondizionata

Ma il solo punto conquistato nelle ultime 4 partite (nessuno ha fatto peggio nel girone) ha fatto suonare comunque l’allarme in casa amaranto. Anche perché la distanza dai playout è la stessa che separa i Maurizi boys dai playoff. Ma la fiducia su mister amaranto resta incondizionata. Parola del presidente Mimmo Praticò che, a domanda secca, risponde...