Rientra nel campionato di Promozione, nel girone A, il Trebisacce del presidente Carlo Carlomagno al suo secondo anno a capo della società, in essere immediatamente dopo il periodo post retrocessione (stagione 2021/2022) arrivato a seguito della sconfitta rimediata nella gara play out casalinga contro il Cutro.

Una reazione immediata quella dei delfini nella passata stagione (2022/2023), un testa a testa con il Mirto Crosia e la vittoria del campionato di Prima categoria con 74 punti e con il ragguardevole primato di 91 reti fatte e 26 subite. Numeri importanti che hanno fatto del Trebisacce la squadra con il miglior attacco e la miglior difesa del torneo. Ma questa è ormai storia passata, bella ma soprattutto utile per costruire il presente che sinora ha impressionato per qualità e relativa continuità.

Al timone imprescindibile proprio la continuità con il tecnico che conosce bene la categoria, mister Serafino Malucchi ha nello storico personale diverse annate in Promozione oltre ad altre in Eccellenza.

Ad allestire la rosa atletica è stato chiamato Domenico Rugiano, ex Juvenilia RCS, che ha sapientemente amalgamato la storica ossatura giallorossa con l’inserimento di giovani talenti che a fine girone sono stati anche avvicinati da società che disputano categorie superiori. Senza nulla togliere agli altri, i vari Cerda, Sbrissa, Furiato, De Paola e i fratelli Leonori hanno impressionato per le doti tecniche anche in relazione all’età.

Chiacchierando con Rugiano si evince quanto sia importante la programmazione in seno alla società marinara: «Siamo partiti con umiltà, e per come richiesto dalla società, ho allestito una rosa rispettando l’aspetto economico. Diciamo che il bicchiere è mezzo pieno, ci manca qualche punticino per l’inesperienza nella categoria di alcuni giovani al debutto assoluto nei campionati italiani però sono felicissimo. Il girone di andata lo abbiamo vissuto con rispetto ma con tanto impegno, già in settimana siamo sempre stati pronti. Nulla accade per caso se hai la pazienza e la costanza di programmare. Certo, non è detto che tutto si riesca a prevedere ma siamo organizzati bene, abbiamo un grande un grande allenatore (Malucchi ndr) oltre un grande staff, nessuno escluso».

«È oltremodo motivo di orgoglio per me e per tutta la società - continua Rugiano -, oltre ai tanti nostri sostenitori, aver raggiunto il traguardo storico della semifinale di Coppa Italia riservata alle società di Promozione ed Eccellenza, un traguardo ottenuto con la determinazione e la forza del gruppo coeso con la parte tecnica e societaria in ogni avventura».

Rugiano parla anche del sostegno che il Trebisacce sta ricevendo da parte dei tifosi. «Quello che mancava era l’entusiasmo e la vicinanza della popolazione. È la vittoria più bella per me, vedere le tribune del campo, la domenica, strapiene con i tifosi ad incitare la squadra per 90 minuti, sia in casa sia fuori casa, è bello e impagabile. Cercheremo di mantenere questa classifica - afferma -, come dico sempre il girone di ritorno è un altro campionato, le squadre blasonate che godevano i favori del pronostico che io già pensavo da tempo sono venute fuori perché poi alla fine i numeri parlano chiaro. Sia chiaro - dice in conclusione -, nemmeno i nostri numeri sono da buttare, il 4° posto con 26 punti sarà il nostro punto di partenza perché nel nostro dna non esiste l’accontentarsi. Abbiamo voglia di divertirci e far divertire, sarà così».