Pergolizzi trasforma la Reggina: la svolta tattica e gli uomini chiave del riscatto amaranto
Nelle ultime due partite la squadra dello Stretto ha finalmente dimostrato di essere la schiacciasassi che tutti si aspettavano. Vecchi e nuovi protagonisti guidano il cambiamento
Sembrava poter prendere una brutta piega la stagione della Reggina: dieci punti nelle prime sei partite con le due pesanti sconfitte negli scontri diretti contro Scafatese e Siracusa, poi la svolta. Nove punti nelle ultime tre partite e secondo posto a una sola lunghezza dalla vetta, occupata va Vibonese e Scafatese.
Sono state le ultime due partite, in particolare, a consegnare a tifosi e addetti ai lavori una Reggina finalmente diversa. Il passaggio dal 3-5-2 al 4-3-3 ha svelato che quest'ultimo è il sistema di gioco più adatto per una squadra costruita per dominare gli avversari e non per limitarsi al compitino. Pergolizzi è stato bravo a capirlo anche se continua a predicare calma: «Tra primo e secondo tempo ho detto ai ragazzi che bisognava fare il secondo goal, sono un po’ arrabbiato perché potevamo fare 1-2 goal in più. In una gara dominata il nostro portiere ha dovuto fare tre parate importanti e questo deve farci riflettere sulla fase difensiva e sulla condizione fisica. In questo campionato se vuoi giocare con tre attaccanti c’è da correre, devi essere equilibrato».
Roman Lazar è stato, infatti, la grande rivelazione delle ultime partite degli amaranto: da quando il tecnico amaranto ha deciso di schierarlo nel recupero contro l’Acireale, il giovane estremo difensore rumeno ha sfoderato una serie di interventi molto importanti e ha chiuso tre partite e mezzo senza prendere goal. Anche contro il Paternò è stato decisivo in un paio di occasioni, soprattutto quando sullo 0-0 ha sbarrato la porta al bomber rossoazzurro Angelo Guida.
Non è l’unico “volto nuovo” del riscatto amaranto: Pergolizzi è riuscito a rivitalizzare anche Francesco Salandria, sul quale il mister ha speso parole al miele: «La differenza tra un giocatore che si allena bene [come appunto Salandria, ndr] e chi non lo fa si vede. Chi il motore lo accende e lo spegne ha bisogno di tempo e lo aspetteremo ma al momento ho fatto delle scelte e vado avanti con queste».
Categorico e schietto come al solito, quindi, l'ex tecnico di Campobasso e Palermo - che si gode anche gli altri due under Cham e Forciniti. Il primo, dopo qualche titubanza iniziale, sta ingranando - trovando anche la via della rete - il secondo si sta rivelando un centrocampista completo, in grado di svolgere entrambe le fasi con abnegazione e qualità. Due belle scoperte, insieme a Lazar e Giuliodori, che vanno ad aggiungersi agli over di spessore.
Il campionato della Reggina è appena iniziato ma occhio ad abbassare la guardia: all'orizzonte c'è l'insidiosa trasferta contro un Akragas alla disperata ricerca di punti.