Una Pallacanestro Viola bella e vincente sta facendo sognare Reggio Calabria. I neroarancio continuano ad avere il mirino puntato sui playoff e la vittoria con margine su Molfetta di ieri sera ha messo ulteriore fiducia a Barrile e compagni.

La serata di ieri, però, in casa Viola non verrà ricordata solamente per il successo sui pugliesi, ma anche per il bellissimo messaggio di vicinanza ai popoli colpiti dalla guerra lanciato da coach Bolignano in conferenza stampa. Il club, per bocca del suo allenatore, ha voluto manifestare la vicinanza all'Ucraina e a Sasha Volkov. Oggi 58enne, Volkov fu icona della Viola 1992-1993, la più forte di sempre che termino al 6º posto della Serie A1, arrivando ai quarti di finale play-off. Con i neroarancio disputò 22 partite di campionato e 5 di play-off, realizzando 520 punti.

Anche lui negli ultimi è stato colpito dal dramma del conflitto e costretto, come tutti i cittadini ucraini fra i 18 e i 60 anni, ad arruolarsi.

«No guerra»

«Il pensiero da parte di squadra e società - ha spiegato Bolignano - va sicuramente al popolo ucraino che sta affrontando una cosa che non vorremo mai vedere, la guerra. Un paio di settimane fa un nostro grande tifoso, Sasha Volkov, ci ha detto che sarebbe venuto al Palacalafiore in caso di playoff. Ha fatto la storia della pallacanestro a Reggio e non solo.Oggi si è dovuto arruolare, è una cosa disastrosa, oggi diciamo tutti insieme no war».