A San Ferdinando un evento molto partecipato, in grado di riunire numerosi protagonisti di ieri e di oggi. Il volume è stato scritto dal giornalista di LaC Tv Roberto Saverino
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Si sono rivisti e riabbracciati ex compagni di squadra che non si vedevano da trenta anni e forse più. Invecchiati, imbiancati, ma sempre lucidi e prodighi di ricordi. Si sono rivisti calciatori ritiratisi da poco dalla scene e c’erano anche i protagonisti attuali del calcio dilettantistico calabrese.
Il calcio di ieri e quello di oggi ha presenziato all’evento che si è svolto a San Ferdinando, al Villaggio hotel “La Porta del Sole”, dove si è tenuta la manifestazione di presentazione del libro sulla vita di Mimmo Varrà “Questo sono io”, edito da Libritalia Edizioni e scritto dal giornalista di LaC Tv Roberto Saverino, che ha anche moderato l’evento, dialogando con gli ospiti e con il diretto interessato. Un volume nel quale Varrà ha ripercorso la propria storia calcistica e non solo, le sue avventure da calciatore, allenatore e direttore sportivo. Racconti, aneddoti, ricordi e curiosità, di tutto e di più in oltre duecento pagine tutte da gustare.
Nel corso della manifestazione sono stati in parecchi ad intervenire per portare il proprio saluto e per ricordare episodi del passato, così come non sono mancati gli interventi video di tanti amici di Mimmo Varrà, a partire da Nicola Ascoli e Sebastian Giovinco, per arrivare a Benito Carbone e Stefano Fiore e molti altri ancora, come Salvatore Mamone e Massimo Mirabelli. Una piacevole serata scivolata via fra risate e nostalgia. Campioni degli anni settanta, ottanta, novanta e non solo. Tutti insieme come forse mai era accaduto in precedenza. D’altronde solo Mimmo Varrà avrebbe potuto compiere una cosa del genere, riunendo 40 anni di calcio e più. In rappresentanza delle varie squadre nelle quali ha giocato, allenato oppure svolto le vesti di direttore sportivo, vi sono stati gli interventi in presenza di volti storici del calcio calabrese.
Da Tarantino a Pagliaminuta, passando per Labate e Siviglia, Palmieri e Latella, ed ancora Sorace e Giuliano, Tavella e Arlotta, Rosaclerio e De Masi, Nocera e Giancotta e molti altri ancora. Davvero complicato fare un elenco. E poi altrettanto numerose le presenze in sala, con tanta gente, giunta anche da lontano (Scalea, Belvedere, Praia a Mare, Castrovillari, Cosenza). Il calcio calabrese, insomma, a reso omaggio a Mimmo Varrà, per quello che è stato un evento da ricordare, destinato a lasciare il segno per molto tempo.