COSENZA - Chi lo avrebbe mai detto. Chi avrebbe mai detto che esattamente un girone dopo, il Cosenza avrebbe non solo abbandonato la zona rossa della classifica, ma addirittura staccato di 10 punti.


Un vantaggio, in chiave salvezza, che permette ai silani di tenere al minimo il termometro dell’ansia agonistica e giocare con più tranquillità le ultime gare di campionato. Era sicuro di riuscirci, Giorgio Roselli, dal primo giorno che ha messo piede in riva al Crati. Ha creduto dall’inizio nella salvezza nonostante gli avessero consegnato i cocci di una squadra in penultima posizione. Ha fatto di più costruendo un gruppo invincibile in casa, undici i risultati utili di fila, sette i successi, tre quelli consecutivi. Ha battuto il Lecce, il Matera ma anche la Reggina e la Vigor lamezia, ormai distante solo tre lunghezze. Otto i punti di distanza, invece, dal Catanzaro. E chissà se Giorgio Roselli ed i suoi si toglieranno la soddisfazione di conquistare in rimonta anche la leadership regionale, finendo la stagione davanti a tutte le cugine.


Di sicuro il Cosenza può giocarsi una chance che nessun altra delle formazioni calabresi può giocarsi: la finalissima di Coppa Italia Lega Pro, in programma l’8 aprile a Como e quindici giorni dopo al “San Vito”. Un trofeo a cui tiene parecchio il patron Guarascio, il quale, spiazzando un po tutti,  ha promesso un premio alla sua squadra in caso di conquista del trofeo tricolore.