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Tra ammissione e ripescaggio. Due strade che portano allo stesso obiettivo:il ritorno tra i professionisti. Due percorsi simili ma non identici. Due lingue d’asfalto tortuose e ricche di ostacoli che la Vibonese, tuttavia, è pronta ad attraversare entrambe per riacquisire il diritto di partecipare al prossimo campionato di Serie C ed evitare, così, un altro anno infernale in Serie D.
Ripescaggio bis? La Vibonese proviene dal massimo torneo dilettanti. Una categoria che ha abbandonato d’ufficio un anno fa centrando il ripescaggio in virtù delle diverse caselle vacanti in terza serie. Situazione che esclude in prima battuta il club di Via Piazza d’Armi dalla corsa al ripescaggio (avendone già usufruito nelle ultime 5 stagioni) ma tiene a galla il club rossoblu in seconda battuta. Come accaduto lo scorso anno ad Albinoleffe e Melfi che centrarono il cosiddetto “ripescaggio bis”.
Coni. Ripescaggio in stand-by, quindi. Attivissima, invece, l’operazione riammissione. In questo caso la Vibonese vuole evitare in extremis la retrocessione nel massimo torneo dilettanti appellandosi al Collegio di Garanzia del Coni, per tutelare i propri interessi, rimarcare la propria correttezza e soprattutto puntare il dito contro quei club che, seppur salvi sul campo, hanno lasciato dietro le spalle mille problemi di natura economico-gestionale.
Alessio Bompasso